Immagine Foehn (o favonio), il vento caldo dalle montagne: ecco come funziona e perc...
Il Foehn (scritto anche Föhn, in tedesco) è un vento caldo e secco che soffia in alcune regioni montuose, portando spesso un improvviso aumento della... Leggi tutto...
Video rubrica Tempo al Tempo

Il VIDEO-METEO del Capitano Sottocorona

Iscriviti al nostro canale Youtube!

Immagine Umore e meteo: le "verità nascoste"...
Non parliamo poi quando piove, "apriti cielo" (come diceva un mio insegnante), musoni lunghi,... Leggi tutto...
Immagine CALDO IN LENTO AUMENTO DA DOMANI, SPECIE AL CENTRO-SUD
Nel descrivere la situazione prevista per i prossimi giorni, partiamo dalle considerazioni espresse... Leggi tutto...
Immagine Cosa sanno le nuvole? - Paolo Sottocorona
E' con il commento di Debora, una cara lettrice del nuovo libro del Capitàno Paolo... Leggi tutto...
Immagine Meteorologia, Volume 2 - Gli elementi meteorologici principali
Da professionista, dopo un percorso di studi universitario mirato alla conoscenza dell’atmosfera... Leggi tutto...
Immagine CFS 500hPa Anomaly
Anomalia rispetto alla media climatologica: differenza del geopotenziale a 500hPa
Immagine WRF Wind Gust (ita)
Modello WRF con la mappa sull'Italia dei venti a 10 metri. La peculiarità di questa carta è... Leggi tutto...

Le ultimissime dal Televideo RAI

Anteprima Televideo RAI

ESTREMI METEO OGGI. RETE LMT

SCRICCHIOLII DEL PROMONTORIO NORD AFRICANO LASCIANO SPAZIO A INSTABILITÀ E MODESTO CALO TERMICO PER QUALCHE GIORNO

Scritto da Andrea Corigliano Martedì 26 Luglio 2022 09:00

SCRICCHIOLII DEL PROMONTORIO NORD AFRICANO LASCIANO SPAZIO A INSTABILITÀ E MODESTO CALO TERMICO PER QUALCHE GIORNO

Mappa di previsione per il 27 Luglio 2022Con l’ingresso sulle regioni settentrionali delle prime infiltrazioni di aria fresca in quota, avvenuto nel pomeriggio di ieri a partire dal settore alpino occidentale e proseguito verso est fino alle prime ore di questa mattina, sul Mediterraneo centrale è iniziata la fase di stanca del promontorio nord africano. Il passaggio di rovesci e temporali, legato proprio al contrasto termico della massa d’aria in arrivo con quella più calda e umida preesistente, è stato piuttosto irregolare e si è mostrato localmente un po’ più incisivo solo su Piemonte, Lombardia e Trentino Alto Adige.

Grazie a questa dinamica, va ora aprendosi una fase di generale variabilità che tra oggi e domani estenderà la propria azione anche alle aree interne delle regioni centro-meridionali. Il flusso blandamente ondulato in media e alta troposfera e gli sbuffi di aria un po’ più fresca che in quota riusciranno a farsi strada anche verso sud – fig. 1, a sinistra – saranno sufficienti per avviare una discreta attività di cumulogenesi che nelle prossime 48 ore avrà modo di portare occasioni piovose al Nord e sui settori interni del Centro-Sud, ad iniziare dalle aree appenniniche.

A tal proposito, è bene sottolineare che lo stato in cui si troverà l’atmosfera non sarà di certo favorevole a precipitazioni diffuse perché stiamo parlando di fenomeni convettivi e quindi, per loro natura, localizzati nel tempo e nello spazio: in altre parole, ciò significherà che non sarà possibile sapere con «precisione» l’area che sarà colpita da un temporale (anche all’interno di una stessa provincia ci possono essere zone di territorio che potrebbero rimanere a secco) e nemmeno l’ora in cui il fenomeno potrebbe verificarsi. In questi casi, cioè quando l’attendibilità di una previsione scade rapidamente, è possibile fornire un’indicazione di massima sull’evoluzione della fenomenologia.

Per esempio, per la giornata di domani (fig. 1, a destra), possiamo dire che nel corso del pomeriggio sarà più elevata la probabilità di avere rovesci e temporali localmente intensi sul settore alpino, sul Nord-Est, sull’Emilia Romagna e sull’intera catena appenninica e che saranno anche possibili sconfinamenti lungo le coste della Liguria e del versante adriatico. Non bisogna però pensare che nelle aree indicate nella cartina tutti i settori assisteranno all’evoluzione di un passaggio temporalesco: in alcuni casi capiterà e in altri no. Pensiamo infatti che una probabilità elevata associata a un fenomeno non lo garantisce e una probabilità bassa non lo esclude.



Dopo un parziale ritorno a condizioni un po’ più stabili nella giornata di giovedì, quando i rovesci e i temporali rimarranno più relegati ai rilievi alpini e appenninici e le temperature torneranno temporaneamente ad aumentare, da venerdì 29 assisteremo al transito del secondo impulso atlantico che avrà il merito di continuare a contenere il promontorio nord africano (fig. 2, a sinistra).

Anche in questa situazione si rinnoveranno le condizioni di instabilità ad iniziare dalle regioni settentrionali e in successiva propagazione, nel corso del prossimo fine settimana, anche al Centro-Sud e in particolar modo ai settori interni. Il passaggio di questo secondo impulso dovrebbe poi aprire la strada, per qualche giorno, ad aria meno calda proveniente dall’Oceano e pilotata verso l’Europa centro-occidentale dall’anticiclone delle Azzorre (fig. 2, a destra).

Il calo termico dovrebbe far sì che le temperature possano portarsi intorno alle medie per qualche giorno su tutta la penisola (fig. 2, nel riquadro a destra), prima di una probabile quinta ondata di calore che potrebbe farsi strada dal 2-4 agosto ma che dovrà ancora essere inquadrata e analizzata nei prossimi interventi, una volta che si saranno sufficientemente stabilizzate le soluzioni dei modelli numerici.

Mappa di previsione per il 30-31 Luglio 2022


Ricordo a tutti i nostri lettori che, su facebook, potete trovarmi anche alla pagina di Meteorologia Andrea Corigliano a questo link. Grazie e buona lettura!

Andrea Corigliano, fisico dell'atmosfera

Stampa