AL VIA IL PASSAGGIO DI MODESTE CONDIZIONI DI INSTABILITÀ CHE PRECEDERANNO LA RIMONTA DEL PROMONTORIO NORD-AFRICANO
AL VIA IL PASSAGGIO DI MODESTE CONDIZIONI DI INSTABILITÀ CHE PRECEDERANNO LA RIMONTA DEL PROMONTORIO NORD-AFRICANO
Con i forti temporali che nella giornata odierna hanno iniziato a interessare la Sardegna, il tempo sull’Italia sta per entrare nella seconda fase meteorologica di cui abbiamo fatto cenno nel precedente intervento.
La goccia fredda giunta lunedì 7 settembre in prossimità delle Isole Baleari si sta infatti muovendo verso levante e in questo modo andrà gradualmente a deteriorare le condizioni di stabilità atmosferica che sono state responsabili della prevalenza del cielo sereno e delle temperature prettamente estive di questi ultimi giorni su tutta la nostra penisola.
Tuttavia la circolazione ciclonica presente alle quote superiori andrà lentamente colmandosi man mano che essa sposterà il proprio raggio d’azione verso l’Italia, ragion per cui nelle prossime 48 ore andrà generalmente diminuendo la probabilità di avere precipitazioni.
Domani, venerdì 11 settembre, la figura barica avrà il perno a 500 hPa proprio sulla Sardegna e da questa posizione esporrà al proprio ramo ascendente soprattutto la Sicilia e i settori di ponente. Per questo motivo, la distribuzione delle precipitazioni vista in chiave probabilistica vedrà il coinvolgimento soprattutto del settore alpino centro-occidentale, del Piemonte, dell’Appennino Ligure, delle zone interne di Toscana, Lazio e Abruzzo, dell’Umbria, della Sardegna e della Sicilia, specie del versante tirrenico di quest'ultima: su queste aree è quindi probabile che si verifichino rovesci e temporali in un contesto di generale variabilità del tempo che lascerà ovviamente il posto anche a pause asciutte e a schiarite, a tratti anche ampie.
Sabato 12 settembre l’azione instabile tenderà a spostarsi verso le regioni meridionali. La probabilità di avere ancora qualche fenomeno riguarderà soprattutto le nostre due Isole Maggiori e l’Appennino calabro. Risulterà invece più bassa la probabilità di piogge convettive sull’Appennino centro-meridionale e sul settore alpino, dove comunque non è da escludere qualche isolato piovasco soprattutto nelle ore pomeridiane.
Nei giorni successivi si conferma la terza fase meteorologica, individuata dall’espansione del promontorio nord africano che passando da Spagna, Francia e regioni centro-settentrionali italiane porterà i propri massimi di pressione in quota e al suolo sull’Europa centrale entro l'inizio della prossima settimana.
Dovrebbero invece rimanere ai margini della rimonta alto-pressoria le regioni meridionali, interessate ancora marginalmente dai disturbi instabili legati alla goccia fredda in allontamento verso il Mare Ionio e l’Egeo e ormai ridotta a lacuna barica alle quote superiori. Sulla durata di questa nuova fase sussistono però delle incertezze perché, su base delle ultime elaborazioni, la stabilità del promontorio potrebbe essere messa in crisi da impulsi di origine atlantica e per questo motivo non possiamo parlare di configurazione di blocco. Temperature ancora estive, su valori superiori alle medie del periodo.
Ricordo a tutti i nostri lettori che, su facebook, potete trovarmi anche alla pagina di Meteorologia Andrea Corigliano a questo link. Grazie e buona lettura!
Andrea Corigliano, fisico dell'atmosfera