INVERNO 2025-26: LA STRATOSFERA EQUATORIALE CONTINUA A RAFFREDDARSI, ECCO LE POSSIBILI CONSEGUENZE
INVERNO 2025-26: LA STRATOSFERA EQUATORIALE CONTINUA A RAFFREDDARSI, ECCO LE POSSIBILI CONSEGUENZE
Il periodo 1-31 agosto ha registrato un netto raffreddamento della Stratosfera Equatoriale, segnando un'importante inversione di tendenza rispetto agli anni precedenti. Questo fenomeno è strettamente collegato con diversi parametri atmosferici: il segno della QBO (attualmente negativa), l'attività solare (attualmente debole/moderata) e la fase ENSO (siamo in regime di La Nina debole).
Il raffreddamento stratosferiko equatoriale è inoltre associato all'intensità della Brewer & Dobson circulation. Una maggiore forza di questa circolazione è collegata con la variazione dell'altezza dei geopotenziali e un raffreddamento/riscaldamento nella Stratosfera Equatoriale-Polare a causa dei processi adiabatici. Gli ultimi mesi di agosto che hanno assistito a un simile raffreddamento della Stratosfera Equatoriale sono stati quelli degli anni 2011, 2012, 2014 e 2017.
Dopo il 2018 e fino al 2024, la Stratosfera Equatoriale è andata verso un progressivo riscaldamento, rendendo ancora più evidente l'attuale inversione di tendenza. Incrociando i dati storici e analizzando le anomalie dei trimestri invernali che sono seguiti a questo tipo di configurazione atmosferica, emergono pattern climatici significativi. I trimestri invernali che hanno seguito un raffreddamento della Stratosfera Equatoriale e un rafforzamento della BDC mostrano caratteristiche climatiche specifiche per l'Europa.
È importante sottolineare che questa analisi rappresenta soltanto una correlazione e non vuole essere una proiezione invernale definitiva. Si tratta di uno studio effettuato dallo Staff CSCT nel 2014 ed è soltanto uno dei vari parametri che vengono analizzati in questa fase di studio. Per quanto riguarda la proiezione invernale ufficiale, l'appuntamento è fissato per i mesi di ottobre e novembre, quando il modello matematico CSCT inizierà a fornire previsioni altamente specializzate, illustrando la geolocalizzazione delle onde planetarie e le fasi temporali in cui si svilupperanno le principali anomalie, sia a livello europeo che negli Stati Uniti.
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Per gentile concessione: www.csctmeteo.it