PRIMI SEGNALI MOLTO TIMIDI DI UN RITORNO DELL’ANTICICLONE DELLE AZZORRE NELLA TERZA DECADE DI GIUGNO?
PRIMI SEGNALI MOLTO TIMIDI DI UN RITORNO DELL’ANTICICLONE DELLE AZZORRE NELLA TERZA DECADE DI GIUGNO?
Partiamo da una premessa: questa non è una previsione e non è neanche una linea di tendenza. Sapete infatti che, nel momento in cui propongo un’analisi sul futuro stato del tempo, mi fermo nel momento in cui non sussistono più le condizioni per poter dare indicazioni affidabili su come potrebbe realisticamente evolvere lo stato del tempo. Questa sera desidero però accompagnarvi per un attimo dietro le quinte per farvi osservare uno scenario che da qualche aggiornamento viene appena abbozzato dalla modellistica numerica per il periodo immediatamente seguente all’ondata di caldo di cui abbiamo parlato nell’ultima analisi e che andremo a dettagliare meglio nei prossimi interventi.
Si tratta di uno scenario che proviene sempre da una media elaborata tenendo conto, come al solito, di ben cinquanta soluzioni calcolate ma che, a mio avviso, non ha ancora un grado di affidabilità tale da essere presentato come una linea di tendenza: per questo motivo, il titolo dell’articolo è posto nella forma di una domanda e non di un’affermazione.
Ci tengo però a spiegarvi perché possiamo ritenere questo scenario come la prima bozza di un disegno sinottico a noi tanto caro che vede quantomeno affacciarsi, da ovest, la figura dell’Anticiclone delle Azzorre. Possiamo sintetizzare questa spiegazione nei quattro punti seguenti:
1) perché i binari del tempo, cioè quelle linee bianche riferite in quota alla superficie isobarica di 500 hPa, sembrano guidare le masse d’aria da ovest verso est e quindi porterebbero verso il Mediterraneo correnti di origine atlantica;
2) perché questa massa d’aria sarebbe stabile, dal momento che le altezze di geopotenziale su questa superficie isobarica di 500 hPa avrebbero valori piuttosto elevati in area mediterranea e quindi andrebbero a indicare la presenza di un campo anticiclonico subtropicale, ma questa volta di matrice oceanica e non nord-africana;
3) perché questo scenario, sempre alle latitudini mediterranee, avrebbe al momento un’attendibilità non così bassa e quindi degno di essere perlomeno seguito per vedere come sarà ricalcolato nei prossimi aggiornamenti;
4) perché anche al livello del mare il campo di pressione mostrerebbe una prima timida spinta dell’anticiclone delle Azzorre verso l’Europa occidentale.
Non aggiungo altro perché, al momento, non si può dire di più. Consideriamo queste informazioni come una chiacchierata virtuale, fatta con la sola intenzione di farvi vedere come l’atmosfera potrebbe essere intenzionata a mettere fine all’ondata di caldo. C’è ancora tanto da lavorare nel cantiere della fabbrica del tempo per sapere se questo scenario vedrà effettivamente la luce: per il momento ci limitiamo ad osservare che una prima bozza è stata appena disegnata.
Ricordo a tutti i nostri lettori che, su facebook, potete trovarmi anche alla pagina di Meteorologia Andrea Corigliano a questo link. Grazie e buona lettura!
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Andrea Corigliano, fisico dell'atmosfera