AL VIA L’INTENSA ONDATA DI CALORE, APPENA DISTURBATA SU PARTE DEL NORD DA PROBABILI TEMPORALI FORTI A METÀ SETTIMANA
AL VIA L’INTENSA ONDATA DI CALORE, APPENA DISTURBATA SU PARTE DEL NORD DA PROBABILI TEMPORALI FORTI A METÀ SETTIMANA
Sta per iniziare una lunga fase meteorologica che sarà dominata dalla presenza in quota del promontorio nord africano. La figura anticiclonica a cui associamo in estate le condizioni di caldo anche intenso è infatti intenzionata ad occupare il bacino centrale del Mediterraneo e a permanerci, molto probabilmente, almeno fino all’inizio della terza decade di luglio. Aggiornamento dopo aggiornamento, la modellistica numerica tende così a confermare quella linea di tendenza di cui avevamo parlato qualche giorno fa e a definire un po’ meglio i contorni di una dinamica atmosferica che ha tutte le intenzioni di fare acquistare a questo segnale caratteristiche di persistenza. Non dobbiamo però pensare a un promontorio immobilizzato, ma a una figura barica pulsante che con il passare dei giorni espanderà e ritrarrà i propri confini come se fosse una fisarmonica, pur mantenendo quasi stazionaria la posizione della cabina di regia.
Se fino a martedì 11 luglio la bolla di calore gonfierà la colonna troposferica portando la superficie isobarica di 500 hPa ad altezze davvero insolite per il periodo (fig. 1, a sinistra), tra mercoledì 12 e giovedì 13 la parziale limatura del promontorio da parte del flusso atlantico potrà permettere l’intrusione sulla verticale del Nord Italia di aria meno calda che determinerà un calo termico in parziale estensione anche a parte del Centro e agevolerà la formazione di temporali anche violenti in Pianura Padana, vista la notevole energia che si sarà nel frattempo accumulata nei bassi strati.
D’altro canto, fino a martedì 11 quasi tutta l’Italia resterà sotto temperature che in quota, a 850 hPa, saranno uguali o superiori ai 20 °C e che si spingeranno fino a 25 °C e oltre sulla verticale della Sardegna (fig. 1, a destra). Di riflesso, questo quadro termico presente a circa 1500 metri si tradurrà in prossimità del suolo con temperature massime che su tutta la penisola si porteranno per lo più tra i 33 e i 38 °C, con picchi intorno ai 40 °C in Sardegna e sul foggiano. Qualche grado in meno lungo la costa ligure (fig. 2, a sinistra). Notevole anche il disagio bioclimatico: prestare attenzione soprattutto in Pianura Padana, nelle zone interne e in Sardegna dove la sensazione di caldo opprimente sarà tra moderata e forte.
Dalla seconda parte della settimana, correndo poi verso il prossimo week-end per arrivare alla prima parte della prossima, sembrerebbe profilarsi una seconda pulsazione del promontorio che tornerà a espandersi lungo i meridiani con il proprio bordo più settentrionale, precedentemente eroso dalle tese correnti occidentali. Su questa evoluzione il segnale dominante continua a mostrarsi molto robusto (fig. 3, a sinistra) e responsabile di un’avvezione di aria calda subtropicale che si estenderà a tutta la nostra penisola, portando probabilmente con sé isoterme a 850 hPa dai valori più elevati (fig. 3, a destra): tra venerdì 14 e martedì 18 luglio il caldo potrebbe quindi intensificarsi ulteriormente anche in prossimità del suolo e potrebbero così aumentare le aree in cui, con buona probabilità, si uguaglierebbe e supererebbe facilmente la soglia dei 35 °C: viste le premesse, è allora realistico supporre che il «caldo maltempo nord africano» condizionerà il nostro tempo per diversi giorni.
Ricordo a tutti i nostri lettori che, su facebook, potete trovarmi anche allapagina di Meteorologia Andrea Corigliano a questo link. Grazie e buona lettura!
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Andrea Corigliano, fisico dell'atmosfera