TEMPO BLOCCATO PER ALMENO UNA DECINA DI GIORNI, TRA MARCATA INSTABILITÀ AL NORD E CALDO A TRATTI INTENSO AL SUD
TEMPO BLOCCATO PER ALMENO UNA DECINA DI GIORNI, TRA MARCATA INSTABILITÀ AL NORD E CALDO A TRATTI INTENSO AL SUD
Con l’ingresso dell’ondulazione instabile attesa nel corso della giornata odierna sulle regioni settentrionali, l’ampia circolazione depressionaria presente sulla penisola scandinava riuscirà a guadagnare terreno verso le basse latitudini europee e a dare forma ad un’ampia struttura ciclonica estesa lungo i meridiani passanti per i settori occidentali del nostro continente. Questa figura barica, che assumerà la forma di una saccatura, non subirà sostanziali variazioni nel corso della settimana che sta per iniziare perché rimarrà in una posizione quasi stazionaria e strutturalmente paragonabile a una configurazione di blocco a «omega rovesciato» che manterrà quindi quasi inalterate le condizioni atmosferiche su buona parte dei paesi europei e sull’Italia. In particolare, se le nostre regioni settentrionali e in misura minore parte di quelle centrali risulteranno esposte al flusso umido, fresco e instabile in risalita lungo il fianco orientale della saccatura stessa, quelle meridionali risentiranno del richiamo di aria calda subtropicale in scorrimento lungo il bordo occidentale del promontorio nord africano sollecitato a espandersi verso nord e a uscire dal luogo di origine (fig. 1).
Questo segnale atmosferico durerà con buona probabilità almeno fino alla fine della seconda decade, ma potrebbe mostrare una retrogressione dei due centri di bassa e di alta pressione dopo il 14-15 giugno (fig. 2). Se questa tendenza dovesse essere confermata, sul finire della settimana entrante le marcate condizioni di instabilità in fase di avvio al Nord a suon di temporali anche intensi potrebbero attenuarsi pur non lasciando ancora campo libero a un tempo nel complesso affidabile. Sulle regioni meridionali e su quelle centrali confinanti, invece, lo stato meteorologico continuerà a essere interessato da prevalente stabilità atmosferica e da temperature che si manterranno al di sopra delle medie del periodo, in particolar modo al Sud e lungo tutto il settore ionico dove la fase calda iniziata in questo fine settimana potrebbe durare ancora per diversi giorni, salvo una temporanea tregua intorno al 14-16 giugno.
La staticità della dinamica atmosferica e la tendenza a non evolvere – che abbiamo appena analizzato in termini di «segnale medio» – è ancora più chiara osservando tutti gli scenari di ensemble relativi alla temperatura a circa 1500 metri (850 hPa) e alle precipitazioni, calcolati relativamente alle due aree dell’Italia che si troveranno sotto il raggio d’azione delle due circolazioni opposte. Se per esempio su Milano (fig. 3, a sinistra) si nota il passaggio dalle marcate condizioni di instabilità dei prossimi 3-4 giorni a una successiva attenuazione di queste condizioni (per via della retrogressione delle figure bariche di cui sopra) in un contesto termico oscillante grosso modo intorno alle medie climatologiche del periodo, su Crotone (fig. 3, a destra) è altrettanto ben evidente la probabilità estremamente bassa di avere precipitazioni e la probabilità estremamente alta di sperimentare temperature ben superiori alle medie, tanto da poter parlare in questo caso di prolungata onda di calore salvo temporanee attenuazioni.
Lo scenario che si va profilando, ora certamente più nitido rispetto a qualche giorno fa, lascia quindi intendere che la dinamica atmosferica sembra essere ancora intenzionata a proseguire sulla strada percorsa nel mese scorso e quindi a rimarcare, ancora una volta, le differenze pluviometriche tra le regioni settentrionali che continueranno ad accumulare pioggia e quelle meridionali che si troveranno sempre più agli antipodi (fig. 4): al Sud, purtroppo, contribuirà a peggiorare lo stato della siccità anche il caldo a tratti intenso che inevitabilmente accelererà il processo di evapotraspirazione. L’avvio di questa nuova situazione meteorologica di blocco ci invita inoltre di allargare gli orizzonti temporali per guardare nel complesso al comportamento del tempo degli ultimi mesi e degli ultimi anni e constatare, ancora una volta, come la ripetitività di questo tipo di condizioni atmosferiche continui a essere una costante delle evoluzioni del nostro tempo.
Ricordo a tutti i nostri lettori che, su facebook, potete trovarmi anche alla pagina di Meteorologia Andrea Corigliano a questo link. Grazie e buona lettura!
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Andrea Corigliano, fisico dell'atmosfera