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UN CASO DIDATTICO DI ELEVATA INCERTEZZA A LUNGO TERMINE: QUANDO GLI SCENARI OSCILLANO TRA UNA SESTA ONDATA DI CALDO E UNA BURRASCA DI FERRAGOSTO

Scritto da Andrea Corigliano Martedì 09 Agosto 2022 14:00

UN CASO DIDATTICO DI ELEVATA INCERTEZZA A LUNGO TERMINE: QUANDO GLI SCENARI OSCILLANO TRA UNA SESTA ONDATA DI CALDO E UNA BURRASCA DI FERRAGOSTO

I due scenari opposti tra ondata di caldo e burrasca di FerragostoPer tracciare le linee di tendenza a lungo termine si ricorre al metodo probabilistico, vale a dire che non si osserva un singolo scenario calcolato dal modello, bensì si analizzano nell’insieme tutti gli scenari che vengono calcolati ad una certa scadenza temporale: se questi sono molto simili tra di loro vuol dire allora che la previsione relativa a quella determinata evoluzione diventa attendibile; mentre se non lo sono vuol dire che la previsione è affetta da un’incertezza che diventa via via crescente man mano che si apre il ventaglio delle possibilità evolutive. La situazione che si pone oggi davanti ai nostri occhi fa proprio al caso nostro per comprendere quanto possa essere un azzardo, spesso, spingersi oltre una certa data per sapere che tempo farà, con buona pace delle previsioni automatizzate delle app che conoscono vita, morte e miracoli dello stato del tempo di una precisa ora di un dato giorno, fino a due settimane.

Nell’immagine in alto della figura allegata sono riportate le 50 previsioni per la temperatura a 850 hPa (circa 1500 metri) sulla verticale di Roma, valide fino al 24 agosto ed elaborate dal sistema probabilistico del modello europeo ECMWF. Da una sommaria analisi è evidente come fino al 15-16 agosto tutti gli scenari siano simili (in gergo si dice che convergono) e quindi la previsione associata a questa evoluzione diventa tracciabile come segnale dominante: è proprio quello che è stato fatto nell’analisi descritta nell’articolo pubblicato ieri. Dopo il 16 agosto, invece, le cinquanta evoluzioni si aprono a ventaglio (in gergo si dice che divergono) e, grosso modo, vanno a popolare due aree diverse: quella che si trova al di sopra della linea rossa – che rappresenta il clima dell’ultimo trentennio – e quella che si trova al di sotto di essa. Volendo semplificare, le diverse evoluzioni vanno a popolare due tipologie di scenari: quello che rimanda a “temperature sopra la media” (scenari tipo 1) e quello che rimanda a “temperature sotto la media” (scenari tipo 2).

Gli scenari del primo tipo sono riconducibili ad un’evoluzione che ipotizza una nuova espansione del promontorio nord africano verso la nostra penisola, a cui si collegherebbe la sesta ondata di caldo: a sua volta, l’incertezza che aleggia all’interno degli scenari di questo tipo ci informa però che non è chiara l’intensità dell’avvezione subtropicale. Gli scenari del secondo tipo sono invece riconducibili ad un’evoluzione che ipotizza l’ingresso di una saccatura atlantica sul Mediterraneo centrale, a cui si collegherebbe la classica burrasca di Ferragosto: anche in questo caso, l’incertezza che aleggia all’interno degli scenari di questo tipo ci informa però che non è chiara quanta aria più fresca potrebbe entrare. I due tipi di scenari, per quanto diversi, sono la conseguenza dell’evoluzione della stessa configurazione: l’approccio all’Europa occidentale di una saccatura di cui la modellistica numerica, vista la distanza temporale, non riesce ancora a inquadrarne l’evoluzione più probabile con tutte le sue sfumature relative a posizione, forma, disposizione dell’asse del cavo d’onda e intensità.



Sapere quindi oggi che cosa potrebbe accadere dopo il 17 agosto è un rebus perché nemmeno la previsione media di ensemble, rappresentata dalla linea bianca, è rappresentativa dello scenario più probabile come invece succede quando tutti gli scenari sono discretamente convergenti. Bisognerà quindi aspettare i nuovi ricalcoli per vedere giorno dopo giorno come si ridurrà questa incertezza e si arriverà così a poter tracciare l’evoluzione più probabile, associandole il minimo grado di errore.

Ricordo a tutti i nostri lettori che, su facebook, potete trovarmi anche alla pagina di Meteorologia Andrea Corigliano a questo link. Grazie e buona lettura!

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Andrea Corigliano, fisico dell'atmosfera

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