LA LUNGA STRADA VERSO UN INDEBOLIMENTO DEL PROMONTORIO NORD AFRICANO
LA LUNGA STRADA VERSO UN INDEBOLIMENTO DEL PROMONTORIO NORD AFRICANO
Ci aspettano ancora giornate di calura, ma sembra che la dinamica atmosferica sia decisa a intraprendere una via di uscita che porti gradualmente tutta l’Italia verso una fase caratterizzata dal caldo meno opprimente e più vicino ai canoni climatologici del periodo. Il cammino per raggiungere questo obiettivo durerà probabilmente 7-8 giorni e sarà scandito dall’intervento di due modeste saccature atlantiche che, come se fossero uno scalpello, proveranno a ridimensionare la figura anticiclonica subtropicale che ha preso dimora sul Mediterraneo centro-occidentale.
Il primo impulso seguirà l’ennesima espansione del promontorio nord africano che prenderà forma nel corso di questo fine settimana e che entro l’inizio della prossima si estenderà dall’Italia fino al Mar Baltico (fig. 1, a sinistra), portando ancora una volta fino all’Europa centro-settentrionale temperature fino a 6-10 °C al di sopra delle medie climatologiche del periodo (fig. 1, a destra). Il cavo d’onda che seguirà questo promontorio inizierà invece a far affluire dall’Oceano Atlantico aria più fresca che, con la sua parte più avanzata definita dall’isoterma di -10 °C a 500 hPa (circa 5800 metri), inizierà ad abbordare l’arco alpino occidentale.
Inizierà in questo modo una fase meteorologica più instabile per le regioni settentrionali che, tra martedì 26 e mercoledì 27, risulteranno maggiormente esposte agli sbuffi di aria fresca che in quota riusciranno a introdursi in Pianura Padana (fig. 2, a sinistra) innescando la formazione di rovesci e temporali, la cui previsione dovrà ancora essere definita alla luce dei prossimi aggiornamenti, più affidabili: dato l’elevato potenziale energetico che si è accumulato nei bassi strati dell’atmosfera, sarà però una conseguenza aspettarsi la formazione di fenomeni anche molto intensi come nubifragi, grandinate e colpi di vento.
Questa situazione comporterà un temporaneo sgonfiamento del campo anticiclonico sul Mediterraneo centrale che avrà però ancora poche conseguenze sullo stato termico delle regioni centro-meridionali, dove continuerà a fare caldo. Avremo invece un ridimensionamento termico sulle regioni settentrionali, dove sarà probabile un avvicinamento dei valori di temperatura alle medie stagionali (fig. 2, a destra).
Bisognerà poi aspettare l’evoluzione del secondo impulso, in approccio all’Europa occidentale verso la fine della prossima settimana, per vedere probabilmente un calo termico verso valori per lo più normalmente estivi esteso a tutta l’Italia. Questo secondo cavo d’onda, infatti, dovrebbe ricevere un aiuto dall’Anticiclone delle Azzorre che, allungandosi a foggia di promontorio verso le Isole Britanniche (fig. 3, a sinistra), potrebbe imporre alla modesta saccatura la spinta necessaria per proseguire la propria corsa verso sud-est e quindi contribuire a dare un’azione più incisiva all’indebolimento del campo anticiclonico nord africano anche sulle nostre regioni centro-meridionali.
Entro la fine della prossima settimana, quindi, risulta ad oggi piuttosto attendibile la previsione circa il ritiro dell’isoterma di 20 °C a 850 hPa (fig. 3, a destra) e quindi il ritorno a condizioni estive caratterizzate da un caldo un po’ più vicino alla normalità anche al Centro-Sud e sulle Isole. Se questo modesto ricambio d’aria avrà effetti anche sullo stato di equilibrio dell’atmosfera è ancora presto per stabilirlo: a tal proposito, seguiranno ulteriori analisi di approfondimento nei prossimi giorni.
Fonte mappe: woitalia.it e wetterzentrale.de. Analisi su base del modello ECMWF.
Ricordo a tutti i nostri lettori che, su facebook, potete trovarmi anche alla pagina di Meteorologia Andrea Corigliano a questo link. Grazie e buona lettura!
Andrea Corigliano, fisico dell'atmosfera