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L'indice MTS (Mean ThunderStorm Index) per l'Italia, probabilità dei fenomeni intensi e con grandine. Dal modello WRF-ARW, su dati GFS.
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Le ultimissime dal Televideo RAI

Anteprima Televideo RAI

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Aprile 2011: un mese che ha lasciato il segno

“Aprile non ti scoprire”: così recita il famoso detto. Ma, dati alla mano, c’è stato davvero da scoprirsi in nell’aprile 2011, perlomeno nella prima decade.

Un poderoso anticiclone delle Azzorre a ovest Europa, alimentato da una grossa risalita di aria calda di matrice sub-tropicale proveniente dal Sahara, bloccato a est da una seccatura di aria fredda di matrice artica ha comportato una situazione “di blocco” nell’Europa centro-meridionale, ovvero di assoluta staticità, tipica dei mesi estivi.

Infatti la prima decade di aprile ha avuto veri e propri connotati estivi, portando a valori incredibili in Italia, Francia, Spagna e Portogallo.

L’alta pressione ha relegato giornate belle e miti già dal 31 marzo, e ha fatto sentire sempre più la sua matrice calda: dal 1 al 6 aprile la Lombardia ha registrato temperature alquanto miti ma ancora tardo-primaverili in pianura, comprese sempre tra 23 e 24°C a Milano Città Studi e senza superare i 25°C in nessuna località.

La Lombardia ha palesato temperature davvero eccezionali, battendo tutti i record precedenti (risalenti all’aprile 2007).

C’è da dire che nel suddetto anno, la durata dell’evento fu maggiore, però le temperature record furono registrate nella terza decade, mentre quest’anno nella prima, innalzando ancor di più l’anomalia.
 


Tramonto favonico del 9 aprile 2011

Isolata cella temporalesca seguita da venti più freddi da N (12 aprile)

Tramonto favonico del 9 aprile: nel pomeriggio ho registrato l’incredibile valore di 32,3°C, più consono a metà luglio che inizio aprile.Isolata cella temporalesca seguita da venti più freddi da N (12 aprile): dal 13 vistoso calo termico di 10°C, dove i valori si portano addirittura sotto media.


Anomalie termiche molto marcate sul nord italia

Da questa immagine si nota come tutto
il Nord Italia abbia avuto anomalie termiche
molto marcate: su tutta la Lombardia è possibile
notare scarti positivi di 3/4.5°C. Segnalo, in
particolare, che i valori massimi si discostano dalla
media mensile anche 5/6°C sulle zone alpine!


Dal giorno 7 c’è stata una vera e propria impennata termica, complice l’effetto favonico: i giorni 7-8-9 entrano di diritto nella storia del clima lombardo (e non solo...) in quanto, causa i venti di caduta sostenuti, si registrano valori da pieno luglio:

- 7 aprile: Livigno Teola (1891 mslm) 17°C

- 8 aprile: Milano Cadorna 29.4°C, Città Studi 30.5°C, Canegrate 32°C, Schilpario (1100 mslm) 23°C

- 9 aprile: Milano Cadorna 32.1°C, Città Studi 32.6°C, Mortara 34°C, Rifugio M. Cornizzolo (1100 mslm) 24°C

Percentuale acqua caduta: deficit pluviometrico al centro-nord

Questa immagine rappresenta la percentuale
di acqua caduta: notare come tutto il Centro-Nord
abbia avuto il 75% di deficit pluviometrico.


I tre giorni successivi (10-11-12) hanno ancora registrato temperature ben sopra media ma comunque più contenute (anche se il giorno 12 alcune località hanno sfondato i 27 °C): finalmente proprio nel tardo pomeriggio del 12 c’è stato un ingresso di aria ben più fredda continentale che ha permesso lo sviluppo di alcuni temporali a ovest Lombardia (si sono registrati accumuli di 3-7 mm nel milanese) e soprattutto hanno portato un vero e proprio tracollo termico, il quale, complici nubi stratiformi compatte, ha raggiunto il picco nella giornata del 14, dove a stento in Lombardia si raggiungevano i 15°C: si sta parlando di 14-18°C in meno (!) rispetto a cinque giorni prima.



Davide Santini

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