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Parchi eolici come predatori: come agiscono sugli ecosistemi

Parchi eolici come predatori: come agiscono sugli ecosistemi

Turbine come predatoriGli scienziati sanno da tempo che i parchi eolici e le turbine eoliche uccidono gli uccelli, anche se in generale non sono d'accordo sul numero totale e in che modo si può confrontare con le morti causate da altre fonti energetiche.

Ora un nuovo studio è andato oltre le morti degli uccelli per vedere cosa succede più in basso nella catena alimentare se gli uccelli predatori non sono più una grande minaccia.

Lo studio, realizzato da ricercatori indiani e pubblicato su Nature Ecology and Evolution, afferma che i parchi eolici potrebbero avere conseguenze ecologiche maggiori di quanto si pensasse in precedenza.

Un team di scienziati dell'Indian Institute of Science di Bangalore ha avviato lo studio nei Western Ghats, una serie di montagne e foreste che corre lungo la costa occidentale dell'India ed è considerato un "punto di riferimento" globale della biodiversità.

In particolare i Ghati o Gati occidentali sono una catena montuosa situata nella parte sud-ovest nella penisola indiana. E' coperta da fitte foreste tropicali e piantagioni di legno di teak, sandalo ed ebano.

Il rilievo raggiunge i 2.637 metri di altitudine sul monte Dodabetta e accoglie alcune stazioni climatiche, centri di villeggiatura, piantagioni di tè, caffè e cardamomo. In tutta la regione vi sono inoltre riserve naturali popolate da pachidermi, felini e stormi di uccelli.

Scendendo, i Ghati si trasformano in altopiani interni e in fertili pianure alluvionali. Nei delta del nord, si trasformano in steppa. A sud, le foreste dei Ghati orientali, uniti ai Ghati occidentali dal Kerala, sono più rade e lasciano spazio alle savane.

Nel 2003 è stata scoperta una rana endemica dal nome scientifico Nasikabatrachus sahyadrensis.


Le turbine eoliche funzionano da 16/20 anni in alcune zone di queste montagne, scrive Yale Environment 360. Quello che si è scoperto è che che gli uccelli predatori, come rapaci e poiane, sono diventati quattro volte più rari vicino alle turbine eoliche rispetto alle aree non dotate di impianti. Gli scienziati hanno confrontato i parchi eolici con le aree della vicina Riserva delle tigri di Sahyadri e del Santuario della fauna selvatica di Koyna, dove le turbine non sono consentite, secondo Tech Explorist.

Ebbene ad esempio la popolazione di Sitana ponticeriana, un tipo di lucertola tipica della zona e cibo preferito dagli uccelli, si è moltiplicata. Inoltre, "ciò che era notevole per noi erano i sottili cambiamenti nel comportamento, nella morfologia e nella fisiologia di quelle lucertole", ha detto un ricercatore. Le lucertole, non dovendo più preoccuparsi di essere attaccate, erano meno vigili. Hanno lasciato che gli umani si avvicinassero molto di più alle lucertole che non vivevano vicino alle turbine eoliche. Infine le lucertole dell'area della turbina avevano nel loro sangue quantità inferiori dell'ormone dello stress, il corticosterone.

A cura di Dario De Santis
Fonte: Weather.com

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