Video rubrica Tempo al Tempo

Il VIDEO-METEO del Capitano Sottocorona

Iscriviti al nostro canale Youtube!

Immagine Meteo e Clima in America Settentrionale (Canada e Groenlandia)
Il Canada, l'immenso Paese del Nord America è caratterizzato in gran parte da inverni gelidi: la... Leggi tutto...
Immagine Meteo Domani Italia
Meteo domani in Italia, le previsioni del tempo con mappe e simboli riassunte per un'immediata... Leggi tutto...
Immagine NAVGEM 500hPa Vort
Modello Americano NAVGEM: vorticità assoluta, geopotenziale a 500hPa e spessori.
Immagine GFS 850hPa Temp - Anomaly - ITALIA
Temperatura a 850hPa prevista dal modello americano GFS confrontata con la climatologia, focus... Leggi tutto...
Immagine Cosa sanno le nuvole? - Paolo Sottocorona
E' con il commento di Debora, una cara lettrice del nuovo libro del Capitàno Paolo... Leggi tutto...
Immagine Meteorologia, Volume 1 - L’atmosfera: costituzione, struttura e proprietà
Da professionista, dopo un percorso di studi universitario mirato alla conoscenza dell’atmosfera... Leggi tutto...

Le ultimissime dal Televideo RAI

Anteprima Televideo RAI

ESTREMI METEO OGGI. RETE LMT

INTENSA PERTURBAZIONE IN ARRIVO MARTEDÌ AL CENTRO-NORD E SARDEGNA CON PROBABILE DIFFUSO E FORTE MALTEMPO SU ALCUNE AREE DEL NORD E TOSCANA SETTENTRIONALE

Scritto da Andrea Corigliano Lunedì 07 Ottobre 2024 18:00

INTENSA PERTURBAZIONE IN ARRIVO MARTEDÌ AL CENTRO-NORD E SARDEGNA CON PROBABILE DIFFUSO E FORTE MALTEMPO SU ALCUNE AREE DEL NORD E TOSCANA SETTENTRIONALE

Perturbazione attesa per l'8 ottobre 2024Siamo alla vigilia di un intenso peggioramento delle condizioni meteorologiche, portato dal passaggio di una perturbazione atlantica attualmente presente su Francia e penisola iberica e in lento movimento verso levante. Il sistema nuvoloso si inserisce in una vasta e profonda saccatura che sta entrando con il proprio ramo ascendente sul Mediterraneo occidentale per generare tra le Isole Baleari e la catena pirenaica una depressione secondaria che nella prossima notte raggiungerà un valore di pressione di circa 1003 hPa e andrà ad accentuare in questo modo il gradiente barico sui nostri mari occidentali (fig. 1, a sinistra). Come abbiamo già detto nelle precedenti analisi, ne conseguirà un’impostazione sempre più strutturata di un flusso di correnti sciroccali che insisteranno fino alla tarda mattinata di domani, quando l’avvicinamento del fronte freddo alla Sardegna inizierà a far ruotare la ventilazione dai quadranti sud-occidentali a partire dal versante tirrenico (fig. 1, al centro) e poi dai quadranti occidentali una volta che la perturbazione avrà raggiunto le regioni meridionali in forma molto più attenuata nella notte su mercoledì (fig. 1, a destra).

Saranno quindi due le fasi del passaggio perturbato: quella in cui domineranno le correnti sciroccali - nota come fase prefrontale - e quella in cui transiterà il fronte freddo che accelererà l’evoluzione del sistema. La prima è la più insidiosa specie in quelle aree in cui si possono instaurare linee di convergenza con altre ventilazioni che si impostano alla mesoscala: è per esempio il caso della Liguria che, tra questa sera e la mattinata di domani, vedrà probabilmente nel proprio settore centrale darsi appuntamento una ventilazione calda e umida di scirocco in graduale intensificazione e il travaso dal catino padano di aria più fredda che scivolerà verso la costa e il mare aperto sotto la spinta della tramontana scura (fig. 2). Inserita all’interno di condizioni marcatamente instabili, questa convergenza potrebbe dar luogo alla formazione di temporali autorigeneranti tra il savonese e il genovesato almeno fino al primo pomeriggio di domani, quando l’avvicinamento del fronte freddo romperà gli equilibri e metterà fine al probabile fenomeno (vedi nota in fondo).

Questa evoluzione a scala locale si inserirà in un contesto di tempo perturbato che, da ovest verso est, porterà precipitazioni diffuse tra moderate e forti su tutta la Liguria, la Toscana settentrionale e tutto il settore alpino e prealpino dall’alto Piemonte al Friuli Venezia Giulia, con parziale interessamento anche delle prospicenti aree di pianura (fig. 3). Il carico pluviometrico atteso su queste aree, probabilmente compreso tra 70 e 150 millimetri di pioggia ma con picchi intorno ai 200 millimetri non esclusi – equivalenti ad altrettanti litri di acqua per metro quadrato – sarà molto probabilmente distribuito su un territorio piuttosto ampio e di conseguenza sarà significativo lo stress idrico che dovranno subire in primo luogo il suolo e in secondo luogo fiumi e torrenti. Piogge e/o temporali interesseranno anche la Pianura Padana, la Sardegna, il resto della Toscana, l’Umbria, il Lazio, la Campania settentrionale ed i settori appenninici sopravvento di Marche, Abruzzo e Molise: su questi settori i fenomeni intensi risulteranno meno diffusi e solo puntualmente si potrebbero registrare, a fine giornata, cumulate abbondanti. Qualche pioggia anche tra Emilia orientale e Romagna e poi sul versante adriatico centrale, mentre ancora tempo sostanzialmente asciutto sul resto della penisola: purtroppo, continuerà quindi a non piovere su Puglia, Calabria e Sicilia, cioè dove le precipitazioni sono attese come una vera e propria manna.



NOTA – La previsione relativa alla localizzazione di una linea di convergenza è una previsione relativa a un fenomeno localizzato che si distribuisce su una fascia molto ristretta di territorio, vale a dire dove due flussi di diversa natura e di direzione opposta si fronteggiano giocando al tiro alla fune per vedere chi prima dei due cede e spegne il meccanismo che tiene in vita la continua genesi temporalesca. Prevedere la persistenza e la stazionarietà del fenomeno non è semplice, perché stiamo pur sempre parlando di simulazioni da modello e in casi come questi l’incertezza è spesso non trascurabile, anche a poche ore dal probabile evento.

Ai fini pratici, questi probabili errori di calcolo si ripercuotono anche sulla distribuzione e sulla quantità delle precipitazioni più violente, anche a carattere di nubifragio, che possono concentrarsi su un’area ristretta nel caso in cui la convergenza è stazionaria o spalmarsi su un territorio più vasto se la convergenza si muove ed oscilla. Se è quindi realistico ritenere probabile la genesi di una linea di convergenza tra savonese e genovese, sarà l’osservazione della situazione a dissipare ogni dubbio sulla reale formazione di tale linea, sulla forza delle correnti contendenti, sulla localizzazione e sull’intensità delle precipitazioni e, infine, sulle cumulate dell’evento che potrebbero essere anche sottostimate o sovrastimate rispetto a quanto indicato. Per questo si raccomanda di attenersi scrupolosamente agli avvisi di allerta emanati dagli enti preposti e di seguire, passo dopo passo, l’evolvere della situazione.

Ventilazione attesa

Stima piogge per l'8 ottobre 2024


Ricordo a tutti i nostri lettori che, su facebook, potete trovarmi anche alla pagina di Meteorologia Andrea Corigliano a questo link. Grazie e buona lettura!

Per le classiche previsioni del tempo, vai al meteo per oggidomani, oppure al METEO SETTIMANALE » LunedìMartedìMercoledìGiovedìVenerdìSabatoDomenica.

Andrea Corigliano, fisico dell'atmosfera

Stampa