ANCORA AL CONFINE TRA CIRCOLAZIONI DI MASSE D’ARIA OPPOSTE PER ALCUNI GIORNI
ANCORA AL CONFINE TRA CIRCOLAZIONI DI MASSE D’ARIA OPPOSTE PER ALCUNI GIORNI
Refoli di aria fredda stanno raggiungendo le regioni adriatiche centro meridionali, portati dall’azione periferica di una nuova irruzione di aria artica in veloce trasferimento dalla penisola scandinava all’Europa orientale. Come abbiamo descritto nell’ultima analisi, il nuovo impulso completerà il proprio passaggio al Centro-Sud e in Sicilia nel corso del fine settimana, quando dal lobo del Vortice Polare presente sul Nord Europa si organizzerà una nuova e parziale espansione meridiana di questa struttura ciclonica verso l’Europa centrale e questa volta, in modo marginale, verso le nostre regioni settentrionali che saranno raggiunte nei primi giorni della prossima settimana.
Dopo l’irruzione da est che ha interessato soprattutto il Centro-Nord nelle ultime 48-72 ore e l’impulso passeggero in transito entro il fine settimana al Sud, la nostra penisola si troverà quindi per la terza volta sul confine tra circolazioni di masse d’aria dalle caratteristiche termodinamiche molto diverse tra di loro che potrebbero fare oscillare nei prossimi giorni la propria linea di demarcazione ancora alle nostre latitudini.
La situazione prevista nelle linee generali per la prima parte della prossima settimana illustra molto bene questa caratteristica nell'estendere i raggi d’azione delle due circolazioni proprio sul bacino centro-occidentale del Mediterraneo (vedi figura): se da un lato troveremo il Nord Italia lambito dal flusso artico marittimo che a largo giro entrerà sull’Europa occidentale con tese correnti da nord-ovest, dall’altro ci sarà la parte più avanzata di un richiamo di aria mite subtropicale che comincerà a guadagnare terreno verso la nostra penisola sotto la spinta di una figura depressionaria in approfondimento al largo delle coste portoghesi.
Sarà questa circolazione a prendere il sopravvento nella parte centrale della prossima settimana, grosso modo tra mercoledì 17 e giovedì 18 gennaio, quando attiverà una più organizzata risposta subtropicale diretta soprattutto al Centro-Sud: dal momento che questa evoluzione accompagnerà probabilmente il transito di una perturbazione atlantica, in questa fase caratterizzata al Nord dal passaggio di consegne tra aria più fredda e aria più mite ci sarà da valutare la possibilità, almeno in un primo momento, di avere nevicate fino a quote basse in particolare sulle Alpi, sui settori prealpini e sulla pedemontana: ad oggi si tratta poco più di un’ipotesi che è in cerca di conferme nei prossimi aggiornamenti prima di diventare eventualmente una previsione.
Il tira e molla tra le due circolazioni contendenti potrebbe non finire qui perché successivamente, sul finire della seconda decade di gennaio, una nuova modesta ondulazione potrebbe determinare un nuovo ingresso di aria più fredda, ancora tutta da valutare: dal segnale medio che emerge dal sistema probabilistico si tratterebbe ancora di un’azione marginale della circolazione artica semistazionaria tra la penisola scandinava e la vicina Russia. I dettagli delle diverse fasi atmosferiche, di cui in questo articolo abbiamo delineato solo per sommi capi le caratteristiche, saranno analizzati con maggiore attenzione nei prossimi interventi, man mano che i vari scenari godranno di buona attendibilità.
Ricordo a tutti i nostri lettori che, su facebook, potete trovarmi anche alla pagina di Meteorologia Andrea Corigliano a questo link. Grazie e buona lettura!
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Andrea Corigliano, fisico dell'atmosfera