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LE CARATTERISTICHE E LA DINAMICA DELLA TERZA ONDA DI CALORE, AL VIA DAL FINE SETTIMANA

Scritto da Andrea Corigliano Mercoledì 16 Agosto 2023 14:00

LE CARATTERISTICHE E LA DINAMICA DELLA TERZA ONDA DI CALORE, AL VIA DAL FINE SETTIMANA

Mappa media attesa per i giorni 20-22 Agosto 2023Ci eravamo lasciati alla fine della lunga e intensa ondata di calore che per circa due settimane ha interessato il modo particolare le regioni centro-meridionali e alla vigilia di un’importante pausa refrigerante che ha lasciato poi il segno in una prima decade di agosto, trascorsa più fresca del normale dal punto di vista climatologico. La successiva ripresa del campo termico, fino a riportarsi ora su valori intorno alle medie o di poco di sopra, rappresenta un nuovo punto di partenza per incamminarsi verso la terza onda di calore che prenderà gradualmente forma nei prossimi giorni e che raggiungerà grosso modo l’apice della propria intensità ed estensione tra domenica 20 e mercoledì 23 agosto per poi probabilmente attenuarsi.

La configurazione sinottica che sarà responsabile di questa nuova fase meteorologica impegnerà questa volta soprattutto il Nord Italia e le regioni tirreniche centro-settentrionali: in questo articolo ci limitiamo a spiegarne il motivo. Nel corso dei prossimi giorni un’estensione lungo i meridiani della vasta circolazione ciclonica islandese in azione sull’Oceano Atlantico favorirà una nuova risalita, in quota, del promontorio nord africano che andrà a disporre il proprio asse da sud-ovest verso nord-est e impegnerà in tal modo soprattutto i paesi che si affacciano sul Mediterraneo occidentale: sarà proprio la posizione della linea di sviluppo della figura anticiclonica a definire come agirà la dinamica atmosferica nel costruire questa terza ondata di caldo.

Da un lato, infatti, troveremo la penisola iberica, la Francia e la Germania impegnate a ricevere i massimi effetti del trasporto di aria calda subtropicale che in questa occasione, rispetto a luglio, avrà una maggiore matrice marittima. Dall’altro lato, invece, troveremo il settore alpino, il Nord Italia, il versante tirrenico centro-settentrionale e marginalmente la Sardegna impegnate a ricevere i massimi effetti della vorticità negativa (si veda il segno meno in figura) e del suo trasporto immediatamente a destra dell’asse del promontorio stesso.

In altre parole, ciò significa che nelle aree appena menzionate sarà massima l’azione di compressione che sarà attuata dall’alto verso il basso sulla massa d’aria proprio dalla struttura anticiclonica presente in quota e che quindi su questi settori l’effetto del riscaldamento di tutti gli strati troposferici sarà altrettanto massimo, tanto da concorrere a creare un’anomalia delle altezze di geopotenziale che sulla superficie di 500 hPa potrebbe avvicinarsi anche alle tre deviazioni standard («3 sigma»): potremmo quindi andare incontro a una configurazione sinottica significativamente anomala per il periodo.

Inoltre, in prossimità del suolo i massimi di pressione si collocheranno molto probabilmente a cavallo dell’arco alpino e il conseguente gradiente barico che si imposterà con le regioni meridionali, dove potrebbe essere attiva una blanda circolazione depressionaria, attiverà probabilmente correnti nord orientali che, se riusciranno a raggiungere la costa del versante ligure-tirrenico una volta discesi dall’Appennino, potrebbero far raggiungere alle temperature valori molto elevati non solo nelle aree interne.



Questa situazione, ai fini pratici, significherà avere un campo termico che sarà per lo più compreso tra 35 e 39 °C soprattutto sulle regioni settentrionali, su quelle centrali del versante tirrenico e sulla Sardegna a partire da sabato e in particolare tra domenica e martedì prossimi. Il caldo si farà sentire anche altrove, ma sarà meno intenso. Avremo comunque modo di definire meglio questa previsione nei prossimi giorni, dal momento che il raggiungimento di eventuali picchi intorno ai 40 °C, come potrebbe per esempio capitare sul versante tirrenico, dipenderà da fattori locali che ancora non possono essere colti con sufficiente attendibilità dalla modellistica numerica. Già fin d’ora possiamo comunque affermare che saremo lontani dal gran caldo di luglio, ma ciò non sminuisce il potenziale di questa nuova ondata perché, sulla carta, potrebbero esserci le condizioni per la caduta di qualche record al Nord e sul versante tirrenico: anche su questo aspetto, approfondiremo nei prossimi giorni.

Ricordo a tutti i nostri lettori che, su facebook, potete trovarmi anche alla pagina di Meteorologia Andrea Corigliano a questo link. Grazie e buona lettura!

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Andrea Corigliano, fisico dell'atmosfera

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