ONDATA DI CALDO: ANDATA, PICCO E RITORNO IN 5-7 GIORNI
ONDATA DI CALDO: ANDATA, PICCO E RITORNO IN 5-7 GIORNI
La prossima settimana vedrà al debutto l’estate astronomica. Quest’anno l’avvio della stagione coinciderà con l’arrivo sull’Italia della prima ondata di caldo che, come sempre, si legherà all’espansione verso il Mediterraneo centrale del promontorio nord africano. Si tratta di un’evoluzione che segnerà sicuramente un cambio di passo della circolazione atmosferica, rimasta a lungo condizionata da un’alta pressione di blocco in posizione quasi stazionaria tra le Isole Britanniche e la Russia occidentale. Il venir meno di questo schema barico, ormai indebolito e sostituito a ovest del nostro continente da una circolazione ciclonica, ha resettato il movimento dei flussi che ora, relativamente al nostro bacino, sono in procinto di orientarsi in quota dai quadranti meridionali.
Seguendo infatti la solita dinamica paragonabile a quella dei piatti di una bilancia, l’approccio di una modesta saccatura atlantica alle coste occidentali europee con il proprio carico di aria più fresca in arrivo sulla penisola iberica solleciterà da lunedì la spinta subtropicale del promontorio e la risalita di aria decisamente più calda sulla verticale dell’Italia (fig. 1). La cresta dell’onda dovrebbe raggiungere la massima espansione tra mercoledì 21 e giovedì 22 per poi subire un modellamento ad opera di correnti atlantiche che sul finire della prossima settimana porranno fine all’espansione subtropicale.
Possiamo quindi concludere che, in linea di massima, questa prima ondata di calore avrà un tempo di vita stimabile in circa 5-7 giorni tra la fase di avvio, quella in cui raggiungerà l’apice dell’intensità e quella in cui si attenuerà. In questa parentesi temporale che va dal 19 al 23 giugno si concentrerà, di conseguenza, l’impronta più pesante dell’avvezione di aria calda a 850 hPa (circa 1500 metri) e della relativa anomalia termica associata (fig. 2). In un contesto di valori che saranno superiori alla media climatologica del periodo su tutta l’Italia, sarà dapprima la Sardegna e poi le regioni centrali a sperimentare molto probabilmente lo scarto positivo maggiore, anche di 7-9 °C come valore medio calcolato sui cinque giorni considerati.
Durante il picco dell’avvezione calda, che come detto cadrà a metà della prossima settimana, le isoterme a 850 hPa sulle regioni settentrionali oscilleranno all’incirca tra i 17 del Nord-Ovest e i 22 °C dell’Emilia Romagna, tra i 22 e i 24 °C al Centro, tra i 21 e i 25 °C al Sud e Sicilia e intorno ai 25 °C sulla Sardegna. A seguire subentrerà un calo termico che riporterà probabilmente le temperature più vicine ai valori tipici del periodo.
Con questa analisi abbiamo completato la descrizione a grandi linee dell’evento. Lunedì sarà il momento di fornire qualche dettaglio in più sulle temperature massime che si potranno registrare.
Ricordo a tutti i nostri lettori che, su facebook, potete trovarmi anche allapagina di Meteorologia Andrea Corigliano a questo link. Grazie e buona lettura!
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Andrea Corigliano, fisico dell'atmosfera