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DALL’INSTABILITÀ ACCENTUATA AL PROBABILE MALTEMPO, CON APICE ALL’INIZIO DELLA PROSSIMA SETTIMANA

Scritto da Andrea Corigliano Sabato 13 Maggio 2023 11:00

DALL’INSTABILITÀ ACCENTUATA AL PROBABILE MALTEMPO, CON APICE ALL’INIZIO DELLA PROSSIMA SETTIMANA

Mappe attese per la settimana del 200 maggio 2023La circolazione atmosferica sul Mediterraneo centrale e sull’Italia è ormai bloccata e chiusa in una vasta ruota depressionaria che condiziona il nostro tempo. Gli impulsi di aria fresca e instabile di origine nord atlantica scivolano così lungo il fianco orientale dell’Anticiclone delle Azzorre e si susseguono alle nostre latitudini dove rinnovano la formazione di nuvolosità, di piogge e di temporali localmente intensi. Si tratta di una situazione che non è destinata a cambiare nei prossimi giorni e che, al contrario, subirà molto probabilmente un ulteriore peggioramento già nel corso di questo fine settimana perché la trottola ciclonica, intenta a ruotare su sé stessa, andrà allungandosi verso l’entroterra nord africano e a evolvere come un pendolo tra il Marocco e la Tunisia tra oggi e lunedì.

Avevamo fatto cenno a questa ipotesi nell’analisi pubblicata domenica scorsa, quando la linea di tendenza analizzata in chiave probabilistica avvalorava proprio questo scenario, con tutti i limiti del caso. Sappiamo infatti che quando la dinamica atmosferica chiede «aiuto» alle basse latitudini per costruire sistemi perturbati e strutture vorticose l’impegno non viene a mancare nel momento in cui le regioni nord-africane vedono l’ingresso di una saccatura e della corrente a getto polare (fig. 1).

In quota, lungo quel flusso serpeggiante che sul ramo ascendente raggiungerà nel nostro caso velocità di 100 miglia orarie (circa 160 km/h), ci saranno le condizioni affinché nella colonna troposferica si venga ad accendere una sorta di gigantesco aspirapolvere che sarà responsabile del calo della pressione atmosferica nei bassi strati e quindi della formazione di una figura di bassa pressione (area ciclogenetica).



Il generale Andrea Baroni affermava che le depressioni nord-africane in risalita sul Mediterraneo sono «subdole», perché traggono in inganno. Per quanto infatti la loro formazione sia evidente nei calcoli della modellistica numerica anche con qualche giorno di anticipo, diventa invece più complicato avere informazioni affidabili sulla loro intensità e sulla loro traiettoria perché sono di estensione piuttosto limitata.

Un esempio chiaro di questa incertezza è bene evidente osservando il confronto tra una previsione deterministica e una previsione probabilistica (fig. 2). Anche se tra tutti gli scenari calcolati – una cinquantina – possono esserci soluzioni estreme secondo cui il passaggio sul basso Tirreno di un minimo prossimo a 980 hPa entro il pomeriggio-sera di lunedì rientrerebbe nelle ipotesi, il segnale che va per la maggiore tende a smorzare e a proporre una depressione meno intensa, anche se ancora non è ben chiaro di quanto: si può allora ritenere credibile che la forbice dei valori barici più probabili possa andare da 990 a 1000 hPa e che tali valori vadano comunque a identificare un minimo barico importante per questo periodo.

Tra lunedì e martedì la stretta circolazione ciclonica dovrebbe evolvere verso nord, attenuandosi gradualmente. Il suo passaggio sarà ovviamente accompagnato da probabili condizioni di maltempo che potrebbe risultare a tratti anche accentuato, come sempre avviene quando c’è una perturbazione che si associa ad una struttura ciclonica ben strutturata: oltre alle precipitazioni, dovremo quindi mettere in conto venti forti e mari che vedranno aumentare il proprio moto ondoso anche in maniera significativa, specie al Centro-Sud. Proprio per l’incertezza relativa all’intensità del vortice e alla sua traiettoria, aspettiamo ancora l’aggiornamento di domani prima di dare qualche dettaglio in più.

Previsione probabilistica per il 15 maggio 2023



Ricordo a tutti i nostri lettori che, su facebook, potete trovarmi anche alla pagina di Meteorologia Andrea Corigliano a questo link. Grazie e buona lettura!

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Andrea Corigliano, fisico dell'atmosfera

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