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SUL MEDITERRANEO ANCORA IMPULSI ATLANTICI FINO A MARTEDÌ, POI SPAZIO IN EUROPA ALL’ANTICICLONE RUSSO

Scritto da Andrea Corigliano Sabato 26 Novembre 2022 10:00

SUL MEDITERRANEO ANCORA IMPULSI ATLANTICI FINO A MARTEDÌ, POI SPAZIO IN EUROPA ALL’ANTICICLONE RUSSO

Mappa dei venti per la notte del 27 novembre 2022Anche se il Nord-Ovest – purtroppo – continua ad essere penalizzato da un disegno sinottico non favorevole all’arrivo di precipitazioni significative su questa zona, la circolazione perturbata di origine atlantica riesce comunque ad inviare in sequenza, alle nostre latitudini, impulsi di aria polare marittima che una volta giunti a destinazione si invorticano attorno a figure di bassa pressione più o meno profonde e in grado di favorire la genesi di nubi e di precipitazioni, anche intense ed abbondanti. Il passaggio della forte ondata di maltempo di martedì scorso è stata infatti seguita da un nuovo peggioramento delle condizioni atmosferiche che attualmente sta impegnando le nostre regioni centro-meridionali e che sarà seguito a ruota, all’inizio della prossima settimana, dal passaggio di una nuova perturbazione.

Nelle prossime ore e fino al primo pomeriggio di domani (domenica 27 novembre) saranno in particolar modo i settori ionici di Calabria e Sicilia a risentire dell’azione perturbata del minimo depressionario che si è formato sul Tirreno nella serata di ieri e che è previsto in movimento verso sud-est (fig. 1): il forte richiamo di venti sciroccali sul settore ascendente della circolazione rotante attorno al vortice andrà inevitabilmente a impattare sui rilievi appenninici, creando così le condizioni affinché il flusso umido condensi in nubi e precipitazioni che proverranno anche da temporali di forte intensità. Le condizioni atmosferiche tenderanno a migliorare nel corso del pomeriggio, man mano che la struttura vorticosa evolverà verso sud-est per raggiungere probabilmente la Cirenaica nella giornata di lunedì 28.

Al suo seguito, proprio all’inizio della prossima settimana, un altro impulso percorrerà quasi la stessa strada mantenendo una traiettoria un po’ più occidentale, ma sempre ininfluente per le sorti del tempo sul Nord Italia che continuerà a rimanere ai margini dell’azione perturbata (fig. 2). L’ingresso di una nuova saccatura verso le Baleari genererà ancora una volta una circolazione chiusa di bassa pressione che si isolerà dal flusso principale per evolvere autonomamente verso le nostre regioni centro-meridionali con un nuovo carico di precipitazioni.

Dopo il passaggio di questa perturbazione non si prevedono, al momento, nuovi ingressi di sistemi nuvolosi dalla porta occidentale, ma un’impostazione a grande scala del flusso dai quadranti orientali, indotta dall’espansione verso l’Europa centro-settentrionale dell’anticiclone russo (fig. 3).



Nei testi di climatologia, questa vasta area di alta pressione è la figura simbolo dell’inverno europeo perché è un’autentica fabbrica del gelo, anche se la sua formazione è diventata meno frequente nel corso degli ultimi inverni e la sua spinta al di qua dei Monti Urali meno convinta. Con l’inizio di dicembre – e quindi con l’inizio della nuova stagione dal punto di vista meteorologico – dovremo allora valutare quali potrebbero essere gli effetti dell’azione retrograda di questa figura che tornerà a condizionare le vicissitudini del tempo del settore centro-occidentale del nostro continente.

Come si può osservare, la nostra penisola cadrà nell’area di confine tra questa circolazione molto fredda e una circolazione più temperata di origine atlantica. L’Italia cadrà quindi nell’area in cui bisognerà vedere come la modellistica numerica incastrerà i tasselli di un puzzle compresso per capire quale potrebbe essere il peso dei contributi delle due circolazioni opposte nel condizionare il nostro tempo. Avremo sicuramente modo di riparlarne.

Mappa prevista per lunedi 28 novembre 2022

Mappa prevista per i primi giorni di dicembre 2022

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Andrea Corigliano, fisico dell'atmosfera

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