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IN ARRIVO LA QUINTA ONDATA DI CALDO, MA CON IL MINIMO SFORZO DEL PROMONTORIO NORD AFRICANO

Scritto da Andrea Corigliano Lunedì 01 Agosto 2022 18:00

IN ARRIVO LA QUINTA ONDATA DI CALDO, MA CON IL MINIMO SFORZO DEL PROMONTORIO NORD AFRICANO

Mappa di previsione per il 4 Agosto 2022Eccoci all’inizio di una nuova ondata di caldo, la quinta di questa stagione estiva che oggi inizia il suo ultimo mese di vita dal punto di vista meteorologico. Eccoci a descrivere l’evoluzione di una dinamica atmosferica che in teoria sarebbe poco differente rispetto a quelle che la hanno preceduta dal momento che ormai sappiamo molto bene come si verifica un’espansione del promontorio nord africano verso le nostre latitudini.

Se vogliamo però cogliere una piccola novità all’interno di un panorama atmosferico che in questi ultimi tre mesi ha visto protagonista sempre lo stesso scenario, possiamo dire che in questo caso stiamo per veder nascere un’ondata di caldo senza che l’atmosfera si sforzi un granché per portarla a compimento. Sappiamo infatti che l’intensità dell’avvezione subtropicale diretta verso le nostre regioni dipende spesso da quanto riesce ad essere incisiva alle basse latitudini l’azione di una saccatura o di una goccia fredda al largo delle coste portoghesi.

Nei prossimi giorni, e in modo particolare da mercoledì, vedremo invece in azione il settore periferico dell’ampia circolazione depressionaria facente capo al Ciclone d’Islanda che solleticherà appena la fascia anticiclonica subtropicale, andando così a richiamare lungo il ramo ascendente aria calda che, risalendo verso nord est, darà forma a una cresta anticiclonica con asse disposto in quota dalle Isole Baleari alla Russia occidentale (vedi figura).

Partendo da un’evoluzione di questo tipo, è evidente che il promontorio risentirà dell’azione levigante della circolazione ciclonica lungo il proprio fianco occidentale, tanto da mostrare una configurazione sinottica dall’equilibrio un po' precario e caratterizzata da geopotenziali non così elevati come per esempio sono stati quelli raggiunti nell’ultima onda di calore.

Questa parziale mancanza di stabilità della cresta dell’onda sarà evidente anche nell’intensità dell’avvezione subtropicale in media troposfera perché, essendo più debole la spinta verso sud dell’aria fredda a ovest, sarà di conseguenza più debole anche la spinta verso nord dell’aria calda a est che solo a fasi alterne e in maniera non uniforme riuscirà a sopraggiungere al Centro-Nord con l’isoterma di 20 °C a 850 hPa (circa 1500 metri). Tra mercoledì 3 e venerdì 5, la forma del promontorio e la posizione del suo asse riusciranno comunque a esacerbare gli effetti del riscaldamento soprattutto sulle regioni settentrionali, sul versante tirrenico centro-settentrionale e sulla Sardegna dove, almeno fino al week-end, si attendono le temperature massime più elevate e in genere comprese tra 33 e 38 °C, in particolare nelle aree interne.



Fino a venerdì caldo meno intenso altrove ad eccezione del foggiano, materano e catanese dove non si escludono valori fino a 35-37 °C: una previsione più accurata del campo termico previsto sarà comunque fornita nei prossimi aggiornamenti, quando vedremo anche se la modellistica numerica riuscirà a cogliere segnali più robusti circa un cambiamento di scenario che, al momento, si limita appena ad un’attenuazione del caldo per l’inizio della prossima settimana.

Ricordo a tutti i nostri lettori che, su facebook, potete trovarmi anche alla pagina di Meteorologia Andrea Corigliano a questo link. Grazie e buona lettura!

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Andrea Corigliano, fisico dell'atmosfera

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