Immagine Il Raggio Verde: un fenomeno atmosferico più raro dell'arcobaleno
Pochi di noi l'hanno visto. O forse solo in foto o in qualche documentario. Si tratta infatti di un fenomeno rifrattivo molto più raro dell'arcobaleno, e per... Leggi tutto...

Il VIDEO-METEO del Capitano Sottocorona

Iscriviti al nostro canale Youtube!

Immagine La temperatura percepita non esiste
La temperatura percepita non esiste. O almeno non esiste nei termini in cui viene comunemente... Leggi tutto...
Immagine IL CALDO PREVISTO NEI PROSSIMI TRE GIORNI: LOCALI PICCHI FINO A 40°C AL CENTRO-...
È iniziata la marcia silenziosa dell’aria calda di origine sahariana verso l’Italia, ben... Leggi tutto...
Immagine Webcam - Passo Stelvio (Bolzano, Sondrio)
Webcam Passo dello Stelvio, 2757 metri slm, il valico automobilistico più alto d'Italia e il... Leggi tutto...
Immagine Webcam - Brescia (Brescia)
Webcam Brescia (BS), regione Lombardia. Splendida panoramica su parte della città.
Immagine GFS 6h Snow
GFS 6h Snow, la neve prevista dal modello americano GFS. Si tratta dell'accumulo atteso nelle 6h (6... Leggi tutto...
Immagine WRF MSLP - 500hPa Temp (centro-sud) - ARW by ICON
Modello WRF-ARW con la mappa per il Centro-Sud della temperatura e dell'altezza geopotenziale a 500... Leggi tutto...

Le ultimissime dal Televideo RAI

Anteprima Televideo RAI

ESTREMI METEO OGGI. RETE LMT

EGEMONIA DEL PROMONTORIO SUBTROPICALE, APPENA SCALFITO SUL NORD ITALIA DA MODESTE INFILTRAZIONI ATLANTICHE

Scritto da Andrea Corigliano Domenica 26 Giugno 2022 10:00

EGEMONIA DEL PROMONTORIO SUBTROPICALE, APPENA SCALFITO SUL NORD ITALIA DA MODESTE INFILTRAZIONI ATLANTICHE

Evoluzione attesa fino al 3 Luglio 2022Nell’analisi pubblicata il 23 giugno avevamo evidenziato che almeno fin quasi alla fine della prima decade di luglio le condizioni atmosferiche sul Mediterraneo centrale e sull’Italia sarebbero state governate dal promontorio nord africano. Avevamo però anche specificato che lungo i confini dell’onda subtropicale si sarebbero potute cogliere quelle differenze dello stato del tempo che avrebbero un po’ rotto la monotonia di una previsione incentrata prevalentemente sulla stabilità atmosferica e sul caldo anche molto intenso.

L’evoluzione delineata dai modelli numerici per i prossimi sette giorni mette proprio in evidenza questo duplice aspetto della dinamica atmosferica a cui andremo incontro nella settimana che ci traghetterà nel mese centrale dell’estate meteorologica: da un lato la persistenza di una configurazione anticiclonica di matrice subtropicale continentale e dall’altro l’azione marginale delle correnti atlantiche che, con modeste infiltrazioni, riusciranno appena a scalfire il promontorio lungo il suo fianco occidentale.

Come si può osservare in figura, il dominio dell’alta pressione sarà garantito da una configurazione di blocco che per tutta la prossima settimana manterrà il proprio asse in posizione quasi stazionaria e disposto ad arco dalla Tunisia alla penisola scandinava, passando per le nostre regioni centro-meridionali. L’azione meno incisiva della cupola anticiclonica sulle regioni settentrionali dovrà invece tenere conto delle sollecitazioni del flusso perturbato atlantico che, con infiltrazioni più o meno organizzate di aria meno calda, metterà l’atmosfera nelle condizioni di sperimentare diversi gradi di instabilità.

Martedì 28 giugno, per esempio, si prevede il passaggio di un impulso più organizzato in grado di rinnovare la formazione di rovesci e temporali su quasi tutte le nostre regioni settentrionali. I fenomeni, ancora una volta localmente intensi e in moto da ovest verso est, saranno accompagnati da un moderato calo delle temperature. Qualche rovescio o temporale meno organizzato e diffuso potrebbe anche raggiungere la Liguria e la Toscana settentrionale.



A seguire, una nuova pulsazione subtropicale dovrebbe consolidare nuovamente il promontorio e respingere i nuovi impulsi atlantici che scorreranno comunque sull’Europa centro-occidentale, influenzando in maniera più o meno marginale l’arco alpino: in queste situazioni limite, è facile comprendere come sia facile avere eventuali sconfinamenti dei fenomeni di instabilità anche a sud della nostra catena montuosa, fin verso le aree pedemontane o di alta pianura: bisognerà quindi valutare meglio nei prossimi giorni, alla luce nei nuovi aggiornamenti, questa eventualità non così remota.

Per le nostre regioni centro-meridionali, invece, poche novità: solo le regioni centrali, trovandosi al confine tra l’egemonia incontrastata del gran caldo africano e i refoli meno caldi provenienti da ovest, sperimenteranno oscillazioni termiche comprese tra condizioni di caldo e condizioni di caldo intenso.

Ricordo a tutti i nostri lettori che, su facebook, potete trovarmi anche alla pagina di Meteorologia Andrea Corigliano a questo link. Grazie e buona lettura!

Andrea Corigliano, fisico dell'atmosfera

Stampa