PROSSIMA SETTIMANA ALL’INSEGNA DI UN PROMONTORIO NORD AFRICANO SEMPRE PIÙ INCALZANTE
PROSSIMA SETTIMANA ALL’INSEGNA DI UN PROMONTORIO NORD AFRICANO SEMPRE PIÙ INCALZANTE
La stabilità delle condizioni atmosferiche ha ormai ripreso il dominio della nostra penisola, dopo la temporanea parentesi relativamente più fresca e temporalesca che negli ultimi giorni ha interessato in modo particolare il versante adriatico. Le redini del tempo sul Mediterraneo centro-occidentale tornano così in mano ai campi anticiclonici e in modo particolare al promontorio nord africano che a partire da domani, domenica 12 giugno, estenderà gradualmente la sua influenza al settore sud-occidentale europeo trasportando verso questa regione aria sempre più calda di matrice subtropicale.
Si aprirà così – o in alcuni casi proseguirà – una fase calda che potrebbe durare a lungo e che potrebbe anche sconfinare, strada facendo, in una nuova ondata di calore per alcune regioni italiane, anche se al momento su questi dettagli sussiste ancora un po’ di incertezza che invita a procedere passo dopo passo per evitare di prevedere temperature massime a oltre una settimana di distanza come se fossero le estrazioni dei numeri del lotto. Ci limitiamo quindi, per ora, a inquadrare il segnale dominante previsto nei prossimi cinque giorni, cioè tra domenica 12 e giovedì 16 giugno compresi.
Adottando come sempre l’approccio probabilistico, si può notare come in questa prima fase si vada incontro a un graduale rinforzo della cresta anticiclonica subtropicale che potrebbe, ancora una volta, assumere una posizione di blocco proprio su quelle aree che anche a maggio sono state interessate dal medesimo schema sinottico.
Ciò comporterebbe quindi l’apertura di un canale preferenziale per il trasporto della massa d’aria calda verso la penisola iberica e la Francia centro-meridionale, dove la temperatura a 850 hPa potrebbe raggiungere valori mediamente compresi tra i 7 e i 10°C oltre le medie climatologiche del periodo e comportare, al suolo, il rinnovo di condizioni che potrebbero essere favorevoli al caldo record. La nostra penisola verrebbe invece a trovarsi sul lato discendente della campana anticiclonica e quindi meno esposta al richiamo subtropicale più intenso che avrebbe comunque modo di influenzare, in maniera significativa, anche il nostro campo termico.
Nei prossimi cinque giorni, l’anomalia media prevista in quota sull’Italia raggiungerebbe infatti uno scarto positivo di 5-6 °C al Nord-Ovest, lungo il versante tirrenico centro-settentrionale e in Sardegna. Con buona probabilità saranno quindi queste le regioni che entro giovedì 16 giugno registreranno al suolo le temperature massime più elevate: possiamo oggi dire che sarà altamente probabile avere valori massimi spesso compresi tra i 30 e i 35 °C, cioè valori che non saranno estremi in senso assoluto ma che comunque si porteranno di 5-8 °C al di sopra delle medie climatologiche di metà giugno.
La fase di caldo risulterebbe invece più attenuata al Sud e in Sicilia, dove l’anomalia media a 850 hPa non dovrebbe eccedere i 3 °C e quindi determinare anche al suolo valori di temperatura massima più contenuti, ma sempre estivi.
Ricordo a tutti i nostri lettori che, su facebook, potete trovarmi anche alla pagina di Meteorologia Andrea Corigliano a questo link. Grazie e buona lettura!
Andrea Corigliano, fisico dell'atmosfera