OTTOBRE DINAMICO: TRA VENERDÌ 23 E MARTEDÌ 27 OTTOBRE RITORNERANNO LE CORRENTI ATLANTICHE CON IL PASSAGGIO DI DUE DISTINTE PERTURBAZIONI
OTTOBRE DINAMICO: TRA VENERDÌ 23 E MARTEDÌ 27 OTTOBRE RITORNERANNO LE CORRENTI ATLANTICHE CON IL PASSAGGIO DI DUE DISTINTE PERTURBAZIONI
Nelle prossime 36-48 ore la rimonta anticiclonica di matrice subtropicale, responsabile della fase stabile e soleggiata che sta interessando in modo particolare le regioni centro-meridionali e le due nostre due Isole Maggiori, raggiungerà l’apice della propria espansione meridiana disponendo il proprio asse dall’entroterra algerino alle coste occidentali del Mar Nero.
La forma obliqua del promontorio è sicuramente indice di quanto sia teso in questo momento il flusso perturbato atlantico, capace di levigare alle latitudini medio-alte quelle forme a campana dei campi di alta pressione che potrebbero degenerare in strutture di blocco. I calcoli proposti dalla modellistica numerica non suggeriscono questo tipo di evoluzione perché a ridosso del fine settimana questa struttura anticiclonica sarà smantellata da ovest dalle medesime correnti perturbate che al momento si limitano a interessare i settori occidentali del nostro continente e a tenere a bada il promontorio stesso.
Dovremo infatti considerare il passaggio di un modesto sistema nuvoloso che venerdì 23 riporterà qualche pioggia al Centro-Nord, sabato estenderà la propria influenza anche al Sud e domenica lascerà ancora un po’ su tutta l’Italia condizioni generalizzate di variabilità, ma con tendenza a un nuovo probabile peggioramento a partire dalle regioni di Nord-Ovest per l’approssimarsi di una nuova struttura frontale.
Sarà questa la perturbazione che, con buona probabilità, condizionerà in modo più deciso lo stato del tempo dell’Italia proprio all’inizio della prossima settimana perché sarà accompagnata dal passaggio di una saccatura più strutturata e profonda che potrà organizzare meglio la formazione, la distribuzione e l’intensità dei fenomeni, in un contesto termico che è previsto ancora in diminuzione dopo un primo calo che avremo nel corso del fine settimana, associato al passaggio della prima modesta ondulazione. Seguiremo in particolare questa evoluzione nei prossimi giorni perché potrebbe essere associata al ritorno della neve sull’arco alpino anche a quote inferiori ai 1500 metri.
Ricordo a tutti i nostri lettori che, su facebook, potete trovarmi anche alla pagina di Meteorologia Andrea Corigliano a questo link. Grazie e buona lettura!
Andrea Corigliano, fisico dell'atmosfera