Immagine WRF MSLP 6hPrec (centro-sud)
Classica mappa del modello WRF con accumulo delle precipitazioni (in 6 ore) al Centro-Sud e la pressione ridotta al suolo (MSLP).
Video rubrica Tempo al Tempo

Il VIDEO-METEO del Capitano Sottocorona

Iscriviti al nostro canale Youtube!

Immagine Meteo e Clima in Provincia di Ferrara
In provincia di Ferrara abbiamo a che fare con un'area completamente pianeggiante, in cui le... Leggi tutto...
Immagine Meteo e Clima in Provincia di Monza e della Brianza
La provincia di Monza e della Brianza sorge nell'alta pianura lombarda occidentale, al margine... Leggi tutto...
Immagine La neve. Cos'è e come si prevede - Bertoni, Galbiati, Giuliacci
Nevicherà? Questa è la trepidante domanda che ogni inverno ci poniamo, fin dalla più tenera... Leggi tutto...
Immagine Cosa sanno le nuvole? - Paolo Sottocorona
E' con il commento di Debora, una cara lettrice del nuovo libro del Capitàno Paolo... Leggi tutto...
Immagine UN ESEMPIO DI UNA DIVERSA LETTURA DI UN’ANOMALIA TERMICA: LA VACANZA DI 39 GIO...
Spesso, quando parliamo di un’ondata di calore in corso, siamo soliti rimarcare le anomalie di... Leggi tutto...
Immagine Un Museo Meteo intitolato al Generale Edmondo Bernacca
Nell’anno del 25° anniversario della morte del Generale Bernacca (avvenuta a Roma, il 15... Leggi tutto...

Le ultimissime dal Televideo RAI

Anteprima Televideo RAI

ESTREMI METEO OGGI. RETE LMT

MEDITERRANEO, CULLA DELLE PERTURBAZIONI ATLANTICHE

Scritto da Andrea Corigliano Mercoledì 06 Novembre 2019 16:00

MEDITERRANEO, CULLA DELLE PERTURBAZIONI ATLANTICHE

Configurazione prevalente prima metà Novembre 2019Dal vedere il nostro Mediterraneo alle prese con campi anticiclonici invadenti che non lasciavano scampo all’ingresso di perturbazioni atlantiche perché costrette a scorrere verso le alte latitudini, stiamo ora passando gradualmente a sperimentare una situazione opposta.

Con il cambio di circolazione che è andato impostandosi all’incirca una settimana fa, ora sembra che la dinamica atmosferica prediliga proprio le nostre latitudini come via di fuga per permettere ai sistemi nuvolosi e al loro carico di precipitazioni di muoversi da ovest verso est.

In altre parole, possiamo affermare che l’Italia è diventata un’area depressa, vale a dire una zona in cui il campo di pressione a tutte le quote risulta mediamente più basso rispetto alle aree circostanti e quindi, funzionando come una buca, è come se incentivasse le perturbazioni a caderci dentro come se fossero biglie.

Una situazione del genere è destinata a durare nel tempo perché viene ripetutamente mantenuta in vita dalla successione degli stessi sistemi perturbati che percorrono la strada mediterranea per muoversi da ovest verso est.

Ogni perturbazione è infatti accompagnata da una ciclogenesi più o meno profonda, cioè da un centro di bassa pressione che accompagna il passaggio della struttura frontale e che in questo modo contribuisce a rafforzare il segnale depressionario.


Diventa quindi difficile pensare in risoluzioni definitive che portino a un nuovo cambiamento di circolazione e quindi a un duraturo miglioramento delle condizioni atmosferiche. Infatti, è proprio questo il quadro che emerge oggi dall’analisi della linea di tendenza a medio e lungo termine: un via vai di sistemi perturbati, alimentati da aria moderatamente fredda, di cui non si vede la fine almeno entro la distanza temporale massima dei 7-10 giorni.

Ci aspettano quindi, in generale, giornate scandite da schiarite effimere, da piogge in pianura e nevicate in montagna, con quota neve sulle Alpi in graduale abbassamento nei prossimi giorni, fino a portarsi anche al di sotto dei 1000 metri.

Ricordo a tutti i nostri lettori che, su facebook, potete trovarmi anche alla pagina di Meteorologia Andrea Corigliano a questo link. Grazie e buona lettura!

Andrea Corigliano

Stampa