Immagine PROIEZIONI INVERNO 2025/26: CFSV2, ECMWF E METOFFICE CHE TIPO DI INVERNO PR...
Nelle linee generali i principali Centri di Calcolo sono concordi nelle loro indicazioni, prospettando un Inverno con anomalie di Geopotenziale superiori alla... Leggi tutto...
Immagine Il satellite meteorologico più avanzato d'Europa è pienamente operativo
Finalmente operativo il primo satellite Meteosat di terza generazione (MTG) sviluppato da EUMETSAT.... Leggi tutto...
Immagine Webcam - Foligno (Perugia)
Webcam presso la località di Foligno, provincia di Perugia (PG), regione Umbria
Immagine WRF 0C-24hSnow (ita) - 7km ARW by GFS
Mappa sull'Italia del modello WRF ARW-7km (dati GFS) con l'altezza dello zero termico e l'accumulo... Leggi tutto...
Immagine WRF MSLP 24hPrec (ita) - ARW by ICON
Mappa sull'Italia del modello WRF ARW con la pressione al suolo (MSLP) e l'accumulo precipitativo... Leggi tutto...
Immagine Meteorologia, Volume 5 - Nubi e precipitazioni
Da professionista, dopo un percorso di studi universitario dedicato alla conoscenza... Leggi tutto...
Immagine Il Tempo per tutti e Tempo, Vita e Salute - Guido Caroselli
Nato a Roma il 28 Luglio 1946, è Meteorologo, esperto di clima e di ambiente, giornalista.È stato... Leggi tutto...

Iscriviti al nostro canale Youtube!

Le ultimissime dal Televideo RAI

Anteprima Televideo RAI

ESTREMI METEO OGGI. RETE LMT

MEDITERRANEO, CULLA DELLE PERTURBAZIONI ATLANTICHE

Scritto da Andrea Corigliano Mercoledì 06 Novembre 2019 16:00

MEDITERRANEO, CULLA DELLE PERTURBAZIONI ATLANTICHE

Configurazione prevalente prima metà Novembre 2019Dal vedere il nostro Mediterraneo alle prese con campi anticiclonici invadenti che non lasciavano scampo all’ingresso di perturbazioni atlantiche perché costrette a scorrere verso le alte latitudini, stiamo ora passando gradualmente a sperimentare una situazione opposta.

Con il cambio di circolazione che è andato impostandosi all’incirca una settimana fa, ora sembra che la dinamica atmosferica prediliga proprio le nostre latitudini come via di fuga per permettere ai sistemi nuvolosi e al loro carico di precipitazioni di muoversi da ovest verso est.

In altre parole, possiamo affermare che l’Italia è diventata un’area depressa, vale a dire una zona in cui il campo di pressione a tutte le quote risulta mediamente più basso rispetto alle aree circostanti e quindi, funzionando come una buca, è come se incentivasse le perturbazioni a caderci dentro come se fossero biglie.

Una situazione del genere è destinata a durare nel tempo perché viene ripetutamente mantenuta in vita dalla successione degli stessi sistemi perturbati che percorrono la strada mediterranea per muoversi da ovest verso est.

Ogni perturbazione è infatti accompagnata da una ciclogenesi più o meno profonda, cioè da un centro di bassa pressione che accompagna il passaggio della struttura frontale e che in questo modo contribuisce a rafforzare il segnale depressionario.


Diventa quindi difficile pensare in risoluzioni definitive che portino a un nuovo cambiamento di circolazione e quindi a un duraturo miglioramento delle condizioni atmosferiche. Infatti, è proprio questo il quadro che emerge oggi dall’analisi della linea di tendenza a medio e lungo termine: un via vai di sistemi perturbati, alimentati da aria moderatamente fredda, di cui non si vede la fine almeno entro la distanza temporale massima dei 7-10 giorni.

Ci aspettano quindi, in generale, giornate scandite da schiarite effimere, da piogge in pianura e nevicate in montagna, con quota neve sulle Alpi in graduale abbassamento nei prossimi giorni, fino a portarsi anche al di sotto dei 1000 metri.

Ricordo a tutti i nostri lettori che, su facebook, potete trovarmi anche alla pagina di Meteorologia Andrea Corigliano a questo link. Grazie e buona lettura!

Andrea Corigliano

Stampa