http://www.centrometeo.com/provamap/highmaps/clima/
Immagine WRF MSLP - 500hPa Temp (ita) - 7km ARW by GFS
Modello WRF-ARW-7km (base dati GFS) con la mappa per l'Italia della temperatura e dell'altezza... Leggi tutto...
Immagine WRF Wind 10m (ita) - ARW by GFS
Modello WRF-ARW inizializzato su GFS con la tipica carta, qui per l'Italia, dei venti previsti a 10... Leggi tutto...
Immagine Previsioni meteo Marche - Mappe grafiche dettagliate delle 24 ore
Le previsioni meteo per la regione Marche. Il tempo atteso per i prossimi giorni. Riassunto nelle... Leggi tutto...
Immagine Meteo e Clima in Africa
L'Africa è uno dei continenti della Terra, il terzo per estensione dopo Asia e America. E'... Leggi tutto...
Immagine La neve. Cos'è e come si prevede - Bertoni, Galbiati, Giuliacci
Nevicherà? Questa è la trepidante domanda che ogni inverno ci poniamo, fin dalla più tenera... Leggi tutto...
Immagine Il Tempo per tutti e Tempo, Vita e Salute - Guido Caroselli
Nato a Roma il 28 Luglio 1946, è Meteorologo, esperto di clima e di ambiente, giornalista.È stato... Leggi tutto...

Iscriviti al nostro canale Youtube!

Le ultimissime dal Televideo RAI

Anteprima Televideo RAI

ESTREMI METEO OGGI. RETE LMT

La previsione della colata di aria Artica fino a Sabato, prima di entrare nel Mediterraneo

Scritto da Andrea Corigliano Mercoledì 01 Maggio 2019 12:00

La previsione della colata di aria Artica fino a Sabato, prima di entrare nel Mediterraneo

Notte tra sabato 4 e domenica 5 maggio 2019Siamo nella notte tra sabato 4 e domenica 5 maggio, cioè nel momento in cui molto probabilmente l’aria fredda di origine artica avrà raggiunto con la sua parte più avanzata l’arco alpino.

Questa mappa, che mostra il campo della pressione al suolo e della temperatura sulla quota isobarica di 850 hPa (circa 1500) è significativa per due motivi.

Il primo per mostrare quanto è vasta l’irruzione che arriverà direttamente dalle regioni polari grazie a un complesso marchingegno barico ben strutturato lungo i meridiani e il secondo per mostrare le difficoltà che ha un modello fisico-matematico nel simulare una previsione del genere, specie laddove le correnti interagiscono con orografia complessa come quella che caratterizza il Mediterraneo.

Perché se è vero che l’aria artica in arrivo si comporterà come un autentico fiume in piena che straripa tranquillamente sul settore centro-settentrionale dell’Europa senza incontrare ostacoli degni di nota, è anche vero che una volta giunto in prossimità delle Alpi dovrà trovare un varco per superare questa barriera montuosa che in parte cercherà di contenere il travaso.

Sappiamo che le vie di fuga saranno due: la Valle del Rodano che porterebbe l’aria fredda a entrare alle nostre latitudini passando dal Golfo del Leone e la porta della bora che farebbe entrare l’irruzione dall’Adriatico settentrionale. Sappiamo anche, però, che una modesta modifica della traiettoria del flusso principale rispetto a quella calcolata oggi dalla modellistica stessa può veicolare diversamente l’ingresso del flusso.

E allora, come in un processo a cascata, a seconda di quale sia la strada principale percorsa cambia la localizzazione sul Nord Italia del minimo che si forma sottovento alle Alpi e di conseguenza cambia non solo la distribuzione delle precipitazioni associate, ma anche la tempistica dell’evoluzione.



Questa mappa, quindi, non serve solo per avere un’idea dell’imponente irruzione in arrivo, ma anche per capire perché, sul Mediterraneo, la previsione meteorologica si complica non poco quando si vuole entrare nei dettagli. Quando più volte scriviamo che è presto per sciogliere la prognosi è perché sono queste differenze minime a condizionare per esempio la distribuzione, l’intensità e la persistenza delle precipitazioni, quota neve compresa.

Stampa