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La Precessione degli Equinozi: spina nel fianco dei Segni Zodiacali

La Precessione degli Equinozi: spina nel fianco di Calendari e Segni Zodiacali

Spostamento Polo Nord Celeste

Forse non tutti sanno che il fenomeno della Precessione degli Equinozi fa sì che i segni zodiacali, che un tempo coincidevano con le zone del cielo occupate dalle rispettive costellazioni, siano oggi in realtà spostati in modo tale che quando, da calendario, si "entra" in un certo segno zodiacale, il Sole di fatto entra nella costellazione che porta lo stesso nome circa un mese più tardi.

Quindi, con buona pace dei creduloni degli Oroscopi (gli stessi che poi magari dicono che le previsioni del tempo non ci azzeccano mai...), quando una tavola astrologica indica che un certo pianeta "entra" in un segno, essa si riferisce a un settore di cielo occupato in realtà dalla costellazione col nome del segno precedente. Per esempio quando il calendario ci dice che siamo nel segno dell'Ariete, il Sole si trova in realtà nella costellazione dei Pesci. Chi è nato sotto il "segno" dell'Ariete in realtà dovrebbe essere semmai "influenzato" dai "Pesci"... Fra circa 2000 anni il ritardo sarà di 2 mesi e così via.

Non solo: ma le costellazioni non sono mai coincise completamente coi segni a causa delle dimensioni apparenti delle prime (il Leone ad esempio è quasi il triplo del Cancro), per cui il tempo in cui il Sole si trova "davanti" a una costellazione non coincide quasi mai con un mese.

E come se non bastasse, le costellazioni che il Sole attraversa nel corso dell'anno (attraversa nel senso che ci passa davanti osservando dalla Terra) sono in realtà 13 e non 12. Infatti esiste anche la costellazione di Ofiuco (o del Serpentario). Non si capisce perché per l'astrologia questa costellazione non avrebbe "effetto" sulle nostre vite e venga così esclusa. Purtroppo per loro i mesi sono 12 e una costellazione l'hanno dovuta gettare via. Comunque la si metta, chi è nato sotto il segno del Toro, deve andarsi a leggere l'oroscopo dell'Ariete.


Ma cos'è la Precessione? La Terra, a causa delle varie e reciproche influenze gravitazionali passate e presenti con gli altri corpi celesti, compie diversi movimenti, oltre a ruotare su se stessa e intorno al Sole. In particolare la precessione risulta da un movimento della Terra che fa cambiare in modo lento ma continuo l'orientamento del suo asse di rotazione rispetto alla sfera ideale delle stelle fisse.

L'asse terrestre, inclinato di 23° e 27' rispetto al piano della sua orbita, subisce tale precessione a causa della combinazione di due fattori: la forma non perfettamente sferica della Terra e le forze gravitazionali della Luna e del Sole che, agendo sulla sporgenza equatoriale, cercano di allineare l'asse della Terra con la perpendicolare al piano dell'eclittica (il piano dell'orbita terrestre).

Come accade in una trottola, il risultato è un moto di precessione che compie un giro completo ogni 25.800 anni circa. Di conseguenza l'asse terrestre non punta sempre verso la stessa direzione e quindi anche la posizione delle stelle e dei poli celesti cambia: ad esempio, tra circa 13.000 anni sarà Vega e non l'attuale Polaris, nota comunemente col nome di Stella Polare, a indicare il polo nord sulla sfera celeste. Nella foto in alto il cambiamento del polo nord celeste che si ha nel corso dei 25.800 anni in seguito a un ciclo completo della precessione.

Classica precessione dell'asse di una trottolaSpiegata la Precessione come concetto generale, veniamo alla Precessione degli Equinozi. La linea degli equinozi è quella che congiunge il punto in cui si verifica l'equinozio di primavera con quello in cui si verifica l'equinozio d'autunno. L'equinozio di primavera è uno dei due punti in cui il piano dell'eclittica interseca il piano equatoriale terrestre (detto punto vernale o punto gamma), e precisamente quello caratterizzato dal passaggio del Sole dall'emisfero australe a quello boreale.

Ma tale passaggio è quello che noi vediamo dal punto di vista di un osservatore sulla Terra. Se l'asse terrestre però cambia, come detto, il suo orientamento, anche il punto gamma cambia e quindi gli equinozi (e anche i solstizi...) si spostano. Precisamente di 50,26" l'anno in senso orario o, equivalentemente, di 1° ogni 71,6 anni circa. La linea degli equinozi quindi si sposta nel tempo girando in senso orario e compiendo un giro completo di 360° in circa, appunto, 25800 anni: la Terra, di conseguenza, assume inclinazioni opposte ogni 12.900 anni circa.

Ciò ha conseguenze anche sul legame che intercorre tra quello che dice il calendario e le stagioni. Secondo i calcoli, l'Equinozio di Primavera passava dal Toro all'Ariete nell'anno -1865, poi ai Pesci nell'anno -67, passerà all'Aquario nell'anno 2597, e poi nel Capricorno nel 4312. Lasciando le cose come stanno, fra circa 10-15000 anni, quando il calendario dirà "Gennaio", sarà pieno inverno...

Rif.: wikipedia

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