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Inquinamento, Abruzzo: cibo contaminato da 40 anni?

Inquinamento, Abruzzo: cibo contaminato da 40 anni?

Rilievi inquinamento terrenoDopo le informazioni sull'acqua contaminata distribuita a 700.000 pescaresi e chietini per anni e fino al 2007, grazie alla denuncia del Forum abruzzese dei movimenti per l’acqua in conferenza stampa è stato reso noto che da 40 anni si sapeva, grazie a specifiche relazioni, che anche il cibo era altamente contaminato da mercurio.

Il grano coltivato nei pressi del fiume pescara e il pesce pescato a Pescara sono da decenni contaminati da altissimi livelli di mercurio.

La causa sarebbe la più grande discarica d’Europa, quella di Bussi sul Tirino dell’ex Montedison. Il documento da cui si evincono i dati è la relazione dell’Istituto Superiore della Sanità che è stata depositata al Processo in Assise a Chieti sulla megadiscarica.

Secondo la relazione dell’Iss, il pericolo è non solo di ingestione, ma anche di “inalazione di polveri e vapori di mercurio, particolarmente nelle aree oggetto del procedimento, ma anche in territori distanti dal sito originale di contaminazione, in considerazione della notevole volatilità dell’elemento”.Nella relazione si cita uno studio del 1981 che riferisce di concentrazioni medie di mercurio nei vegetali coltivati vicino al fiume Pescara.


Oggi quei valori sono considerati “44-150 volte superiori alle concentrazioni tipicamente riscontrate nell’alimento in Europa”.Per il piombo invece la relazione parla di “inquinamento ambientale di particolare gravità in considerazione dell’estensione territoriale e temporale (almeno due-tre decenni)”.Un altro studio risalente addirittura al 1972 ha analizzato il pesce e i consumatori di pesce. I valori di mercurio erano risultati di circa 4,5 volte superiori ai livelli di legge alla foce del fiume Pescara. I dati sui capelli, inoltre, evidenziavano che i livelli erano 14 volte superiori a quelli tipici degli adulti nei consumatori giornalieri di pesce e circa 5 volte superiori nei consumatori occasionali di Pesca della città di Pescara.

Sui pesci di dimensioni modeste del fiume Pescara le concentrazioni andavano dal limite di legge a valori circa 39 volte superiori a tale limite, con una media di circa 3,5 volte superiore.Il Presidente della regione nonché commissario straordinario alla sanità, Gianni Chiodi, ha scritto al ministro della Salute, Beatrice Lorenzin dichiarando la volontà di fare piena luce sulla vicenda per approntare al più presto un programma specifico di interventi.Ma Augusto De Sanctis, ambientalista del Forum abruzzese dei movimenti per l’acqua, sottolinea come ancora una volta siano stati i cittadini a far emergere i gravissimi fatti: la classe politica abruzzese non ha fatto nulla in questi 40 anni. “I dati diffusi oggi la dicono lunga sul livello di capacità degli enti pubblici di analizzare la situazione di una contaminazione che è nota dal 1972.


Non ci sono reazioni adeguate. L’atteggiamento che vediamo è ancora di rimozione del problema, mentre i cittadini aspettano di sapere”.“E’ scandaloso che il ministero dell’Ambiente non pubblichi i dati sui monitoraggi, che pure esistono. C’è stata una contaminazione plurima e ancora non è stato istituito il Registro tumori. Tutto questo – conclude l’ambientalista – è assurdo”. E’ stato grazie alla conferenza stampa del Forum abruzzese dei movimenti per l’acqua che è stato evidenziato il dato sugli alimenti contaminati da mercurio.

Fonte: gaianews

A cura di Fabio Porro

 
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