Immagine Meteosat. Italia. Canale: VIS (visibile)
Immagine dell'Italia nel canale visibile (VIS) del satellite MSG (Meteosat Second Generation) di Eumetsat elaborata da . Immagine ad alta risoluzione... Leggi tutto...
Video rubrica Tempo al Tempo

Il VIDEO-METEO del Capitano Sottocorona

Iscriviti al nostro canale Youtube!

Immagine Meteorologia, Volume 2 - Gli elementi meteorologici principali
Da professionista, dopo un percorso di studi universitario mirato alla conoscenza dell’atmosfera... Leggi tutto...
Immagine Tredici miliardi di anni. Il romanzo dell'universo e della vita - Piero Angela
Non che ci sia bisogno di evidenziarlo, ma ancora una volta Piero Angela conferma come sempre la... Leggi tutto...
Immagine Il clima della regione Piemonte
Il Piemonte ha un clima temperato, di tipo sub-continentale, che sulle Alpi diventa via via... Leggi tutto...
Immagine SARDEGNA E SICILIA ANCORA SORVEGLIATE SPECIALI ALMENO FINO A GIOVEDÌ PER FENOME...
Conosciamo ormai la situazione meteorologica che si sta consumando sul Mediterraneo... Leggi tutto...
Immagine Satelliti programma Modis. Italia. Canale: VIS (visibile)
Italia canale visibile, satellite Terra (Modis-Nasa, rielaborazione Meteociel). Aggiornamento tra... Leggi tutto...

Le ultimissime dal Televideo RAI

Anteprima Televideo RAI

ESTREMI METEO OGGI. RETE LMT

DOPO L’ANTICICLONE ARRIVANO LE CORRENTI ONDULATE ATLANTICHE, ALMENO FINO AL 9-10 GENNAIO

Scritto da Andrea Corigliano Mercoledì 01 Gennaio 2025 18:00

DOPO L’ANTICICLONE ARRIVANO LE CORRENTI ONDULATE ATLANTICHE, ALMENO FINO AL 9-10 GENNAIO

Satellite del primo gennaio 2025L’immagine satellitare ci mostra, come sempre, la situazione in atto sull’area euro-atlantica e ci permette di osservare i protagonisti del tempo a grande scala (fig. 1). Osserviamo, innanzitutto, il campo anticiclonico presente sull’Europa centro-meridionale che è ormai in fase di indebolimento e che è delimitato, sul fianco settentrionale, da un’estesa banda nuvolosa che identifica l’ampio settore caldo della perturbazione vincolata alla saccatura artica in formazione sul Nord Atlantico. Nel corso delle prossime ore questo cavo d’onda si approfondirà e, agendo come un pendolo, transiterà sull’Europa centro-settentrionale estendendosi a sufficienza verso sud da lambire anche la nostra penisola e permettere così, tra domani e sabato 4, il passaggio del fronte freddo della perturbazione stessa che attraverserà l’Italia portando precipitazioni sparse per lo più di debole intensità, con nevicate sui rilievi alpini di confine in calo fino a quote collinari e su quelli appenninici a quote di montagna.

Seguirà un temporaneo e modesto calo termico, dovuto all’ingresso dell'aria più fredda che affluirà dietro alla perturbazione.Nei giorni successivi, invece, bisognerà seguire l’evoluzione della figura di bassa pressione presente al momento a ovest delle isole Azzorre. Inserita nel letto delle correnti occidentali, nei prossimi giorni il vortice si muoverà verso est-nordest ricevendo in tal modo l’alimentazione dell’aria fredda artica marittima che ne determinerà un approfondimento, fino a raggiungere probabilmente un valore di pressione intorno ai 980 hPa partendo dagli attuali 995 hPa. La circolazione depressionaria è prevista transitare sulle Isole Britanniche tra domenica 5 e lunedì 6 gennaio e, proprio per questa evoluzione, esporrà la nostra penisola a un richiamo di correnti meridionali che trasporteranno aria mite di matrice subtropicale, in parte marittima e in parte continentale.

Anche in questo caso si prevede il passaggio di un’altra perturbazione che, soprattutto nel giorno dell’Epifania, dovrebbe portare precipitazioni soprattutto al Centro-Nord e in Sardegna e nevicate sulle Alpi: per il momento ci limitiamo a queste indicazioni di massima che necessiteranno di ulteriori approfondimenti prima di scendere nel dettaglio. Anche l’evoluzione prevista entro la metà della prossima settimana potrebbe dipendere dalle intenzioni di questa depressione, ma in base alle elaborazioni attuali non è ancora possibile definire lo scenario più probabile (fig. 2, a sinistra). Tra martedì 7 e mercoledì 8, infatti, l’incertezza della previsione cresce velocemente e il semaforo rosso che abbiamo collocato proprio nelle vicinanze dell’Italia è lì a ricordarci che entriamo in una fase in cui la modellistica numerica non riesce ancora a trovare la quadra.

Questa incertezza dipende essenzialmente dal fatto che potrebbero aprirsi sue strade: da un lato l’evoluzione della depressione britannica verso nord-est fino a essere inglobata della circolazione artica e quindi l’ingresso alle nostre latitudini di tese correnti in quota da ovest-nordovest (fig. 2, in alto a destra); dall’altro un possibile ingresso della depressione in area mediterranea sollecitato da una pulsazione anticiclonica sul vicino Atlantico (fig. 2, in basso a destra).



Questi due scenari, del tutto indicativi, soggetti ancora a correzioni e provenienti dalla cluster analisi che tiene conto di tutti gli scenari elaborati dal modello del Centro Europeo, hanno al momento all’incirca la stessa probabilità di accadimento e sono rappresentativi di condizioni atmosferiche molto diverse: un conto è essere infatti interessati da correnti zonali a cui si associano generalmente condizioni di variabilità, un conto è essere interessati dall’ingresso di una saccatura che può apportare anche condizioni perturbate. Il limite previsionale qui giunto ci invita così ad aspettare i prossimi aggiornamenti per poter sciogliere la prognosi.

Mappa attesa per il 7-8 gennaio 2025


Ricordo a tutti i nostri lettori che, su facebook, potete trovarmi anche alla pagina di Meteorologia Andrea Corigliano a questo link. Grazie e buona lettura!

Per le classiche previsioni del tempo, vai al meteo per oggidomani, oppure al METEO SETTIMANALE » LunedìMartedìMercoledìGiovedìVenerdìSabatoDomenica.

Andrea Corigliano, fisico dell'atmosfera

Stampa