Immagine Meteo e Clima in Provincia di Biella
La provincia di Biella è una provincia italiana del Piemonte. Si trova nella parte nord della regione, confina a ovest con la Valle d'Aosta, mentre sugli... Leggi tutto...
Video rubrica Tempo al Tempo

Il VIDEO-METEO del Capitano Sottocorona

Iscriviti al nostro canale Youtube!

Immagine Radar area parte dell'Italia Centrale
Mappa Radar a cura di CETEMPS, parte dell'Italia Centrale.(Se la mappa non è aggiornata prova a... Leggi tutto...
Immagine Webcam - Parma (Parma)
Webcam Parma (PR), regione Emilia Romagna. Parma centro e, a seguire, sede Gazzetta di Parma e... Leggi tutto...
Immagine FINALMENTE UN PO’ DI PIOGGIA AL NORD-OVEST
Il campo di alta pressione di matrice azzorriana, che ha caratterizzato il tempo di questa prima... Leggi tutto...
Immagine ONDATA DI CALDO: ANDATA, PICCO E RITORNO IN 5-7 GIORNI
La prossima settimana vedrà al debutto l’estate astronomica. Quest’anno l’avvio della... Leggi tutto...
Immagine WRF Wind 10m (ita - backup)
Modello WRF-NMM con la tipica carta, qui il backup per l'Italia, dei venti previsti a 10 metri...
Immagine Radiosondaggi di Latina (WRF)
Radiosondaggi per la località di Latina. La previsione del modello WRF-NMM

Le ultimissime dal Televideo RAI

Anteprima Televideo RAI

ESTREMI METEO OGGI. RETE LMT

L’INFORMAZIONE METEOROLOGICA: PARLARNE PRIMA DEI DISASTRI E NON SOLO DOPO

Scritto da Andrea Corigliano Venerdì 01 Novembre 2024 00:00

L’INFORMAZIONE METEOROLOGICA: PARLARNE PRIMA DEI DISASTRI E NON SOLO DOPO

Il disastro di ValenciaQuasi cinquecento millimetri in otto ore: la pioggia di un anno, abbiamo detto. Mentre continuano a scorrere le immagini di un territorio letteralmente devastato dalla furia delle acque, il fango restituisce i corpi di chi è rimasto intrappolato in questa catastrofe: nel momento in cui pubblico questo articolo siamo arrivati a 158 morti e il bilancio, a quanto pare, è ancora provvisorio. Di fronte alla tragedia si sono rincorse diverse spiegazioni per far capire che cosa è successo.

E, a tal proposito, si è parlato molto della DANA, un acronimo utilizzato dai meteorologi spagnoli per indicare una «Deprésion Aislada en Niveles Altos», vale a dire una «depressione isolata ad alta quota» che in Italia chiamiamo da sempre «goccia fredda»: come è noto, si tratta di una figura di bassa pressione autonoma che si isola dalla circolazione atmosferica e che presenta in quota aria più fredda rispetto alle zone circostanti.Utilizzata in questo modo, la meteorologia entra così a far parte dei fatti di cronaca perché viene interpellata a evento atmosferico avvenuto per far capire all’utenza come si è formato quel fenomeno che ha causato gli effetti che la stessa cronaca ci racconta: ci sono delle vittime e quindi l'interesse sale.

Non è però questo il ruolo della scienza del tempo: essa, al contrario, è da sempre esistita e si sono compiuti sforzi per migliorare le conoscenze sulla dinamica dell’atmosfera per prevenire gli eventi e non solo per poter raccontare dopo perché questi si sono verificati. Quale sarebbe, altrimenti, l'utilità della meteorologia se non quella di avvisare i cittadini su potenziali situazioni critiche che possono verificarsi e avere il tempo materiale di mettere in pratica, di conseguenza, le norme di autoprotezione? Non possiamo mostrare interesse a capire solo il perché dei fenomeni quando si contano delle vittime o quando si contano danni ingenti perché non possiamo permetterci di arrivare dopo il fenomeno potenzialmente intenso che viene previsto.

Dobbiamo interessarci prima a capire l’entità del rischio legato di un fenomeno atmosferico perché l’obiettivo è non restare impreparati e, soprattutto, annullare la conta delle vittime. Questo modus operandi diventa possibile solo se si sviluppa una cultura del meteo e del rischio, cioè se viene anche concesso maggiore spazio alla previsione del tempo e a tutto quello che le ruota attorno, allerte meteo comprese. Non sarà mai possibile ambire a questo risultato fino a quando l’esposizione di una previsione meteorologica assomiglierà a uno scioglilingua da concludere in un minuto – quando va bene – specie quando c’è una situazione potenzialmente rischiosa da comunicare.



Un utilizzo accurato e preventivo delle informazioni meteorologiche, tra l’altro, ha il grande potere di mettere a tacere le voci di «complottismo» che si rincorrono sempre dopo i disastri e che passano sempre dai megafoni di certa carta stampata, come se il fenomeno meteorologico che si è verificato nascondesse chissà quale strano processo di formazione: spiegare prima diventa quindi più istruttivo e più opportuno che spiegare dopo.

Fonte immagine: agenzia di stampa Reuters.

Ricordo a tutti i nostri lettori che, su facebook, potete trovarmi anche alla pagina di Meteorologia Andrea Corigliano a questo link. Grazie e buona lettura!

Per le classiche previsioni del tempo, vai al meteo per oggidomani, oppure al METEO SETTIMANALE » LunedìMartedìMercoledìGiovedìVenerdìSabatoDomenica.

Andrea Corigliano, fisico dell'atmosfera

Stampa