UN GIOVEDÌ DI MARCATA INSTABILITÀ AL NORD E VERSANTE TIRRENICO CON ELEVATA PROBABILITÀ DI FENOMENI INTENSI E SENSIBILE CALO TERMICO
UN GIOVEDÌ DI MARCATA INSTABILITÀ AL NORD E VERSANTE TIRRENICO CON ELEVATA PROBABILITÀ DI FENOMENI INTENSI E SENSIBILE CALO TERMICO
Dopo le diffuse formazioni temporalesche verificatesi nelle ultime quarantotto ore sulla maggior parte delle nostre regioni che si rinnoveranno anche nella giornata odierna, siamo alla vigilia di un secondo tentativo da parte della dinamica atmosferica di destabilizzare l’azione del promontorio nord africano. Si tratterà di un’azione ancora marginale perché, come abbiamo spiegato nell’analisi introduttiva pubblicata ieri, questa manovra è legata all’influenza di una goccia fredda che si manterrà a debita distanza dalla nostra penisola ma che arriverà in parte a interessarla muovendo, lungo il proprio fianco orientale, una modesta ansa depressionaria che trasporterà nuclei di vorticità ciclonica soprattutto verso le nostre regioni centro-settentrionali (fig. 1, a sinistra).
Al livello del mare il passaggio di questa fase instabile si materializzerà nella formazione di una circolazione di bassa pressione che si collocherà a cavallo dell’arco alpino e che accompagnerà l’ingresso, da ovest, di un modesto fronte freddo (FF in fig. 1, a destra), a individuare così la parte più avanzata della massa d’aria relativamente più fresca che la goccia fredda riuscirà a inviare parzialmente anche verso il Mediterraneo occidentale. A partire quindi dalla serata odierna e dalla prossima notte si prevede un cambiamento piuttosto incisivo, ma rapido, delle condizioni meteorologiche a partire dal Nord-Ovest e in forma più isolata sulla Sardegna settentrionale. Nel corso della giornata di domani, già dalla mattinata, assisteremo all'evoluzione dei fenomeni da sparsi a diffusi verso il Nord-Est e il versante tirrenico, in probabile estensione anche lungo il versante adriatico specie su Marche e Puglia dove comunque ci aspettiamo una maggiore irregolarità nella distribuzione delle precipitazioni. Tendenza a maggiore variabilità nel corso della serata e della notte.
La fenomenologia sarà in prevalenza formata da rovesci e temporali che potrebbero essere localmente intensi e quindi accompagnati da nubifragi, grandinate e colpi di vento: la disposizione dei flussi dai quadranti meridionali concentrerà probabilmente le precipitazioni più abbondanti tra l’alto Piemonte e il settore occidentale dell’alta Lombardia e poi tra genovese e savonese, dove non si esclude il superamento della soglia dei 100 millimetri di cumulata (fig. 2, a sinistra). Possibili fenomeni intensi anche tra Lazio e Campania, ma in questo caso sussiste una maggiore incertezza sulla loro localizzazione perché i sistemi temporaleschi potrebbero anche non estendersi del tutto alle aree costiere e all’immediato entroterra, lasciando cadere così le precipitazioni più organizzate e abbondanti in mare.
Le temperature saranno in sensibile diminuzione al Nord e su Toscana, Umbria e Lazio dove, nelle ore pomeridiane, si perderanno in genere tra i 5 e i 10 °C rispetto ai valori che si registreranno nel pomeriggio odierno; in lieve o al più moderato calo entro i 3-4 °C su Sardegna centro-occidentale, Sicilia occidentale e penisola salentina. Vista la disposizione della correnti dai quadranti occidentali, non si escludono invece possibili locali e moderati aumenti della temperatura per effetto favonico soprattutto sulla costa abruzzese, molisana, garganica e su quella orientale della Sardegna (fig. 2, a destra).
Ricordo a tutti i nostri lettori che, su facebook, potete trovarmi anche alla pagina di Meteorologia Andrea Corigliano a questo link. Grazie e buona lettura!
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Andrea Corigliano, fisico dell'atmosfera