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L’ONDATA DI CALORE CI TRAGHETTERÀ VERSO UNA STABILITÀ PIÙ ROBUSTA

Scritto da Andrea Corigliano Lunedì 08 Luglio 2024 16:00

L’ONDATA DI CALORE CI TRAGHETTERÀ VERSO UNA STABILITÀ PIÙ ROBUSTA

Struttura della troposfera per la seconda decade di luglio 2024Passo dopo passo avremo modo di seguire l’evoluzione della nuova ondata di caldo che è iniziata sulle regioni meridionali e che risalirà la penisola nel corso dei prossimi giorni, analizzando la sua intensità e la sua durata. Andando però per un attimo oltre la previsione del tempo vera e propria, nell’intervento di oggi desidero che comprendiate come questa ondata di calore diventi determinante per portare la nostra estate verso condizioni di stabilità atmosferica più robusta e quindi potenzialmente più duratura. Per comprendere questo salto a cui andrà probabilmente incontro la dinamica atmosferica ci viene in aiuto la previsione del geopotenziale a 500 hPa, valida per la fine della seconda decade di luglio, che in questo caso andiamo ad analizzare focalizzando l’attenzione sulla posizione che assumerà all'incirca l’isoipsa di 576 dam (decametri di altezza di geopotenziale), cioè quella linea lungo la quale la pressione atmosferica di 500 hPa distribuita sulla superficie-lenzuolo si colloca a 5760 metri di quota.

Perché è significativo questo valore? Perché è indicativo di una troposfera che inizia a stabilizzarsi e quindi a garantire un tipo di tempo caratterizzato dal prevalente soleggiamento. Man mano che allora ci muoviamo verso sud, rispetto alla posizione di questa linea, l'atmosfera diventa sempre più stabile mentre accade il contrario se ci muoviamo percorrendo la direzione opposta. Quella linea, in pratica, rappresenta un po’ quel confine inferiore sul quale si muovono gli impulsi instabili che, in una situazione delineata come quella in figura, troveranno a questo punto maggiore difficoltà nel raggiungere le basse latitudini perché l’autostrada che solitamente percorrono si è ritirata verso nord.

Questa evoluzione non è da intendere come un’anomalia della circolazione atmosferica perché, dal punto di vista climatologico, è fisiologico in questo periodo dell’anno andare incontro a una fase prolungata di stabilità più strutturata e duratura: non a caso, tra la terza decade di luglio e la prima di agosto cadono le tre settimane statisticamente più stabili e più calde dell’anno. Ma è proprio sul caldo che viene fuori la questione «anomalia» perché, come possiamo osservare, le condizioni di «bel tempo» in area mediterranea non sono ormai più garantite dall’Anticiclone delle Azzorre, ma dal promontorio nord africano. Stabilità sì, ma anche caldo più intenso perché diventano più insistenti masse d’aria provenienti dall’entroterra sahariano.



NOTA – Come ho già risposto in più di un’occasione, presto pubblicherò di nuovo l’articolo che spiega perché il promontorio nord africano ha in pratica sostituito l’Anticiclone delle Azzorre. Sarà la lettura che, se vorrete, vi proporrò per le vacanze estive.

Ricordo a tutti i nostri lettori che, su facebook, potete trovarmi anche alla pagina di Meteorologia Andrea Corigliano a questo link. Grazie e buona lettura!

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Andrea Corigliano, fisico dell'atmosfera

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