Immagine Detti popolari alla prova: il caso di San Medardo
Almanacchi, proverbi, detti popolari... Fino ad arrivare a Frate Indovino. Quanto ci piace sintetizzare la vita ed esorcizzare le nostre paure con frasi... Leggi tutto...
Video rubrica Tempo al Tempo

Il VIDEO-METEO del Capitano Sottocorona

Iscriviti al nostro canale Youtube!

Immagine Il Tempo per tutti e Tempo, Vita e Salute - Guido Caroselli
Nato a Roma il 28 Luglio 1946, è Meteorologo, esperto di clima e di ambiente, giornalista.È stato... Leggi tutto...
Immagine Meteorologia, Volume 5 - Nubi e precipitazioni
Da professionista, dopo un percorso di studi universitario dedicato alla conoscenza... Leggi tutto...
Immagine Meteo e Clima in Provincia di Rimini
Il territorio della provincia di Rimini, è parzialmente delimitato a nord dal torrente Uso,... Leggi tutto...
Immagine Meteo e Clima in Provincia di Benevento
La provincia di Benevento è una provincia italiana della Campania, istituita il 25 ottobre 1860.... Leggi tutto...
Immagine LE ONDATE DI FREDDO IN ITALIA, LA PREVISIONE CON MAGGIORE INCERTEZZA: I MOTIVI
In figura è riportata la distribuzione del campo termico sulla quota isobarica di 850 hPa (cioè a... Leggi tutto...
Immagine Il clima della regione Liguria
La Liguria ha un clima estremamente variegato. Di tipo mediterraneo, certo, ma risente moltissimo... Leggi tutto...

Le ultimissime dal Televideo RAI

Anteprima Televideo RAI

ESTREMI METEO OGGI. RETE LMT

FINE SETTIMANA CON UNA PERTURBAZIONE AUTUNNALE

Scritto da Andrea Corigliano Martedì 06 Febbraio 2024 19:00

FINE SETTIMANA CON UNA PERTURBAZIONE AUTUNNALE

Satellite del 6 febbraio 2024Sul Mediterraneo centro-occidentale è ancora presente un modesto campo di alta pressione al livello del mare, tracciato da isobare con valori per lo più compresi tra i 1020 e i 1027 hPa ma in calo rispetto alle ultime ventiquattro ore. Questa tendenza barometrica di segno negativo ci informa che la figura anticiclonica di matrice nord africana, responsabile della lunga fase stabile e per lo più eccessivamente mite per il periodo, si sta gradualmente attenuando.

Questo indebolimento è ben evidente anche osservando le immagini satellitari (fig. 1): quella nuvolosità per lo più alta e sottile che sta solcando soprattutto il cielo delle nostre regioni centro-settentrionali – in moto da sudovest verso nordest ma con ancora una curvatura oraria a tracciarne l’evoluzione – è infatti la dimostrazione che dall’Oceano Atlantico iniziano ad arrivare le prime infiltrazioni di aria umida in seno a un primo calo delle altezze di geopotenziale in quota che si stanno disponendo a forma di modesta saccatura. Questo primo cavo d’onda attraverserà la nostra penisola entro giovedì apportando una nuvolosità più diffusa ma ancora non molto organizzata, ad eccezione dei versanti ligure e tirrenico e dei settori alpini e prealpini dove potrebbe verificarsi anche qualche debole precipitazione.

Non è questo il cambiamento di cui abbiamo iniziato a parlare nei giorni scorsi, ma lo sarà invece quello che si farà strada da venerdì 9 e che ci interesserà soprattutto nel fine settimana. Una volta tanto, la dinamica atmosferica sembrerebbe intenzionata a mettere mano ai disegni sinottici da manuale, proponendo l’ingresso di una saccatura da ovest con annesso sistema perturbato organizzato che, una volta giunto sul Mediterraneo, sarà accompagnato nel proprio movimento verso levante da una depressione in sviluppo e in approfondimento sui nostri mari, probabilmente fino a valori intorno ai 990 hPa. Avremmo voluto parlare in questi termini a novembre perché un simile passaggio perturbato ricorda proprio la tipologia dei classici peggioramenti autunnali quando le alte pressioni non erano invadenti e lasciavano al flusso perturbato lo spazio per organizzarsi e garantire precipitazioni più democratiche.



A tal proposito, sarà significativo l’affondo della saccatura sull’entroterra nord africano, con le isobare che andranno a «pescare» il richiamo di aria mite attivando una ventilazione sostenuta di libeccio, di ostro e di scirocco a seconda di come evolverà la curvatura del flusso (figg. 2 e 3). Ci sono quindi elevate probabilità di assistere a un passaggio piovoso e nevoso significativo anche in quelle aree, come il Nord-Ovest, dove le idrometeore organizzate possono arrivare solo con questo tipo di impianto sinottico, diventato meno frequente negli ultimi anni. Avremo modo di elaborare, in uno dei prossimi interventi, una previsione sulla localizzazione dei fenomeni e sulla stima delle cumulate previste che potranno essere anche abbondanti, specie laddove il sollevamento del flusso umido e instabile sarà ulteriormente incentivato dalle catene montuose. Attendiamoci quindi nevicate anche importanti sulle Alpi, ma a quote piuttosto elevate per il periodo (1200-1700 metri) proprio per il contesto ancora piuttosto mite in cui avverrà il passaggio della perturbazione.

Mappa attesa per la notte del 10 febbraio 2024

Mappa attesa per la notte dell'11 febbraio 2024

Ricordo a tutti i nostri lettori che, su facebook, potete trovarmi anche alla pagina di Meteorologia Andrea Corigliano a questo link. Grazie e buona lettura!

Per le classiche previsioni del tempo, vai al meteo per oggidomani, oppure al METEO SETTIMANALE » Lunedì, Martedì, Mercoledì, Giovedì, Venerdì, Sabato, Domenica.

Andrea Corigliano, fisico dell'atmosfera


Stampa