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ANCORA GIORNATE CALDE, DALLE ALPI ALLE ISOLE MAGGIORI

Scritto da Andrea Corigliano Sabato 09 Settembre 2023 12:00

ANCORA GIORNATE CALDE, DALLE ALPI ALLE ISOLE MAGGIORI

Temperature sulla Marmolada negli ultimi 16 giorniSotto la cupola del promontorio nord africano l’aria già calda che sta affluendo dalle latitudini subtropicali si riscalda ulteriormente a causa dell’azione di compressione dei moti discendenti che sono tipici delle strutture anticicloniche: è una dinamica che ormai conosciamo bene perché, come abbiamo anche spiegato in uno dei recenti articoli pubblicati, la costruzione di una configurazione di blocco «a omega» rappresenta il pilastro principale su cui poggiano quelle fasi meteorologiche in cui il caldo si intensifica giorno dopo giorno, fino a diventare anche marcatamente anomalo per il periodo.

Tutti gli strati della media e bassa troposfera ne risentono: nessuno è escluso dall’azione stabilizzatrice e riscaldante di una struttura anticiclonica coriacea, difficile da smantellare. Non fa quindi caldo solo in pianura, dove in questi giorni si stanno registrando temperature massime che sarebbero in linea con la climatologia di fine luglio o di inizio agosto. Fa caldo anche in montagna, dove la quota dello zero termico è tornata a oscillare da alcuni giorni tra i 4500 e i 4900 metri e dove le temperature, di conseguenza, si mantengono praticamente al di sopra di 0 °C per tutta l’intera giornata su tutte le vette. È significativo, a tal proposito, l’andamento giornaliero del campo termico registrato negli ultimi sedici giorni sulla Marmolada, a 3250 metri di quota presso la stazione di Punta Rocca gestita da ARPA Veneto (fig. 1).

Questo intervallo temporale comprende gli ultimi giorni dell’onda di calore che ha interessato il Nord nella terza decade di agosto, il passaggio perturbato di fine mese e la nuova fase calda che è iniziata con settembre. Di questi sedici giorni, solo due possono essere considerati approssimativamente «di ghiaccio» - cioè giornate in cui la temperatura è rimasta al di sotto o prossima a 0 °C per tutto il giorno - mentre per ben undici giorni il termometro si è mantenuto al di sopra della temperatura di congelamento nell’arco di tutta la giornata (giorno di fusione per il ghiacciaio). Si sono contati anche tre «giorni di gelo», in cui si è andati sottozero solo di notte.

Questa fase meteorologica continuerà ad inglobare tutta la nostra penisola almeno fino a martedì prossimo, 12 settembre. Fino a quella data continuerà quindi a far caldo sulle Alpi e in pianura. Tra domani e lunedì, un ulteriore lieve incremento delle temperature in un contesto atmosferico ampiamente soleggiato porterà i valori massimi a diventare sostanzialmente omogenei su tutta la penisola e a oscillare per lo più tra i 27 e i 33 °C dalla Pianura Padana alle Isole Maggiori (fig. 2, a sinistra): qualche picco di 34-35 °C non è da escludere tra l’Emilia e il Veneto, nelle aree interne del versante tirrenico dalla Toscana alla Campania, sul foggiano, sul materano e nelle zone interne di Sicilia e Sardegna.



Non sarà però un caldo particolarmente fastidioso perché l’indice bioclimatico sarà su valori tali da corrispondere a condizioni di disagio tutto sommato debole per la maggior parte della popolazione (fig. 2, a destra): teniamo poi conto che, a causa della diminuzione delle ore di luce rispetto a luglio, si restringe anche l’intervallo della giornata in cui persistono le temperature più alte e che il calo termico serale e notturno è accelerato rispetto a quello di due mesi fa.

Temperature massime e indice di disagio previsti per il 10 e 11 settembre 2023

Ricordo a tutti i nostri lettori che, su facebook, potete trovarmi anche alla pagina di Meteorologia Andrea Corigliano a questo link. Grazie e buona lettura!

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Andrea Corigliano, fisico dell'atmosfera

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