ULTIMI TRE GIORNI CON MARCATA INSTABILITÀ, A SEGUIRE TEMPO PIÙ STABILE FINO A SFOCIARE IN UNA PROBABILE ONDATA DI CALDO
ULTIMI TRE GIORNI CON MARCATA INSTABILITÀ, A SEGUIRE TEMPO PIÙ STABILE FINO A SFOCIARE IN UNA PROBABILE ONDATA DI CALDO
Entriamo oggi in una nuova fase marcatamente instabile che andrà molto probabilmente a chiudere il lungo periodo di tempo incerto che ci accompagna da maggio. Tutte le superfici isobariche presenti in media e alta troposfera sul Mediterraneo occidentale stanno infatti subendo una diminuzione delle relative altezze di geopotenziale, a segnalare il passaggio in quota di una circolazione ciclonica che andrà a rinvigorire le condizioni favorevoli al prevalente sviluppo di rovesci e temporali.
Come spesso accade durante la stagione calda, la pressione atmosferica al suolo non subirà sostanziali variazioni e non si discosterà quindi più di tanto da quei valori che sono tipici di un campo sostanzialmente livellato su valori per lo più compresi tra 1012 e 1008 hPa e quindi a debole curvatura ciclonica (fig. 1).
Tra oggi e giovedì 15 le condizioni di instabilità impegneranno quasi tutta la nostra penisola e tenderanno a concentrarsi gradualmente al Centro-Sud: aspettiamoci quindi un tipo di tempo inaffidabile e molto dinamico nel corso del giorno ad eccezione delle aree pianeggianti del Friuli Venezia Giulia, del Veneto, dell’Emilia orientale e della Romagna dove la probabilità di precipitazioni sarà più bassa e quindi il tempo sarà complessivamente più asciutto.
Partendo da un contesto ancora instabile specie sui versanti orientali, da venerdì 16 il disegno sinottico inizierà a cambiare da ovest perché sulla scena mediterranea si inserirà probabilmente un’ondulazione subtropicale proveniente dall’entroterra sahariano. La modellistica numerica è ancora nella fase di inquadramento del nuovo disegno barico che andrà a sostituire in modo piuttosto graduale quello attualmente presente.
Ciò che traspare indicativamente dal segnale medio calcolato in chiave probabilistica è che, al momento, la finestra temporale in cui potrebbe verificarsi la massima espansione del promontorio nord africano dovrebbe cadere tra il 21 e il 25 giugno, proprio all'inizio dell’estate astronomica (fig. 2).
La dinamica atmosferica sembra quindi intenzionata a percorrere la strada che ci porterà alla prima ondata di caldo che, per ovvi motivi legati alla distanza ancora non trascurabile dal probabile evento, dovrà essere valutata e stimata dopo che le soluzioni ancora soggette a incertezza si saranno stabilizzate. Previsioni attuali su quanto caldo potrebbe fare sono quindi, per il momento, solo numeri estratti per giocare a tombola. Seguiranno ulteriori aggiornamenti.
Ricordo a tutti i nostri lettori che, su facebook, potete trovarmi anche alla pagina di Meteorologia Andrea Corigliano a questo link. Grazie e buona lettura!
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Andrea Corigliano, fisico dell'atmosfera