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IN ARRIVO UN CICLONE MEDITERRANEO MARCATAMENTE ANOMALO PER IL PERIODO

Scritto da Andrea Corigliano Domenica 14 Maggio 2023 00:00

IN ARRIVO UN CICLONE MEDITERRANEO MARCATAMENTE ANOMALO PER IL PERIODO

Eccezionalità ciclogenesi 15 maggio 2023Il Mar Mediterraneo è da sempre area ciclogenetica, cioè un bacino in cui è facilitata la formazione di figure di bassa pressione più o meno intense che si sviluppano spesso a causa dell’interazione tra masse d’aria di diversa natura che si danno appuntamento – e quindi convergono – alle nostre latitudini. Non bisogna allora meravigliarsi se le perturbazioni, oltre a provenire di norma dall’Oceano Atlantico, nascono anche sul posto perché è nella naturale evoluzione della dinamica atmosferica fare del Mediterraneo un palcoscenico in miniatura dove i sistemi frontali possono recitare la loro parte dopo aver visto la luce proprio a casa nostra. Come può capitare per l'evoluzione di tutti gli eventi meteorologici intensi, anche una ciclogenesi mediterranea può talvolta dar luogo di una profonda circolazione depressionaria che, in relazione al periodo in cui si forma, può presentare connotati marcatamente anomali.

Abbiamo spesso parlato in questa pagina del promontorio nord africano come l’indiscusso protagonista della maggior parte delle fasi meteorologiche delle stagioni che si sono susseguite e allo stesso modo ritengo ora che sia corretto dare anche la stessa importanza mediatica all’ormai probabile evoluzione del tempo che si delineerà entro le prossime 72 ore perché sarà diametralmente opposta rispetto a quelle condizioni di stabilità a cui le ripetute espansioni del promontorio nord africano ci hanno abituato. Allora, come abbiamo sottolineato per esempio che è stata estrema l’ondata di caldo che ha colpito alla fine di aprile la penisola iberica, allo stesso modo è bene sottolineare che sarà probabilmente marcatamente anomala per il periodo anche la fase di maltempo che prenderà forma nelle prossime ore sulla nostra penisola. Per questo motivo, viste le caratteristiche che compariranno probabilmente sulla carta d’identità del minimo in futura formazione, non possiamo quindi più affermare che saremo di fronte ad un peggioramento tipico della tarda primavera perché in questo caso i numeri ci dicono che probabilmente andremo oltre.



Se l’instabilità, seppur accentuata, rientra infatti nel normale iter evolutivo del tempo in questo periodo, non possiamo affermare lo stesso per un vortice ciclonico che a metà maggio potrebbe approfondirsi fino a raggiungere valori ragguardevoli intorno ai 990 hPa sul Tirreno meridionale, previsti per il pomeriggio-sera di lunedì (vedi figura): sono valori estremi anche questi, alla pari di un record di caldo. Tra l’altro, come evidenziato dall’Extreme Forecast Index (EFI), si prevede che la depressione possa dar luogo anche a precipitazioni e ad una ventilazione che potrebbero risultare marcatamente anomale proprio perché legate alla formazione di un minimo fuori dal comune per essere metà maggio. Un ciclone che, per arrivare ad approfondirsi fino a questo livello, avrà dalla sua parte anche una quantità di vapore acqueo davvero notevole: in effetti, anche in questo caso la modellistica numerica ci informa che il carico umido sarà probabilmente marcatamente anomalo.

Con buona probabilità, andremo allora incontro ad una fase atmosferica che per alcune regioni potrebbe essere di maltempo anche intenso e che quindi non rientra più nelle normali dinamiche di una primavera che è ormai giunta quasi a fine corsa dal punto di vista meteorologico. Non ci resta, adesso, che definire un po’ meglio i dettagli pensando che, fino a qualche settimana fa, una tale evoluzione sarebbe stata ritenuta impensabile: ora, invece, la sua probabile manifestazione finirà per dare fiato, ancora una volta, a un nuovo evento estremo.

Ricordo a tutti i nostri lettori che, su facebook, potete trovarmi anche alla pagina di Meteorologia Andrea Corigliano a questo link. Grazie e buona lettura!

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Andrea Corigliano, fisico dell'atmosfera

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