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GIORNATE ALL’INSEGNA DELLA DIFFUSA INSTABILITÀ AL CENTRO-SUD, IN POSSIBILE ESTENSIONE ANCHE AL NORD DA METÀ DELLA PROSSIMA SETTIMANA

Scritto da Andrea Corigliano Sabato 15 Aprile 2023 10:00

GIORNATE ALL’INSEGNA DELLA DIFFUSA INSTABILITÀ AL CENTRO-SUD, IN POSSIBILE ESTENSIONE ANCHE AL NORD DA METÀ DELLA PROSSIMA SETTIMANA

Mappe con la circolazione attesa fino al 17 Aprile 2023Un nuovo impulso instabile è entrato nella serata di ieri sul Mediterraneo centrale, inserito in quel flusso di aria polare marittima in scivolamento lungo il fianco settentrionale di un Anticiclone delle Azzorre che continua a posizionare i propri massimi al suolo e in quota a ovest della penisola iberica. A seguito del passaggio di questo sistema nuvoloso, quella sorta di cordone ombelicale che negli ultimi giorni ha parzialmente legato il nostro tempo alle vicissitudini del flusso perturbato atlantico sarà reciso da una rimonta anticiclonica sull’Europa occidentale che, costruendo un ponte di alta pressione con un’analoga figura barica presente sulla penisola scandinava, andrà a isolare sulla nostra penisola una circolazione spiccatamente instabile che impegnerà soprattutto le nostre regioni centro-meridionali almeno fino a tutte le prossime 60-72 ore (fig. 1, a sinistra).

Da oggi a lunedì compreso il tempo resterà quindi estremamente incerto dalla Toscana e dalle Marche verso sud, con precipitazioni frequenti e diffuse che andranno gradualmente localizzandosi lungo il versante adriatico e in modo particolare sulle aree interne di Marche e Abruzzo, dove sono attese cumulate anche abbondanti (fig. 1, a destra). In linea di massima, non avremo piogge continue e ci saranno anche delle pause asciutte con qualche occhiata di sole non esclusa, ma in un contesto meteorologico che resterà molto inaffidabile.

Tra martedì 18 e mercoledì 19 si prevede ancora residua instabilità che però non dovrebbe lasciare poi il posto a condizioni meteorologiche prevalentemente soleggiate e quindi a un ristabilimento del tempo: la primavera avrebbe l'intenzione di mostrare ancora il suo volto irrequieto e vivace. Verso la metà della prossima settimana, infatti, la figura anticiclonica di blocco sulla penisola scandinava sposterà i propri massimi di pressione a ovest, sul Mar di Norvegia e permetterà così il possibile inserimento nella dinamica atmosferica europea di aria fredda di origine artica (fig. 2). Questa massa d’aria dovrebbe accompagnarsi a una ristretta circolazione ciclonica in quota che potrebbe assumere le sembianze di una goccia fredda in moto retrogrado lungo il fianco meridionale del campo di alta pressione. A questa evoluzione potrebbe legarsi un incremento delle condizioni di instabilità sulle regioni settentrionali tra il 19 e il 21 aprile nel caso in cui la traiettoria di questa circolazione ciclonica riesca a esporre il Nord Italia a un flusso di richiamo sud-occidentale, utile per innescare moti convettivi.



Su tale dinamica siamo ancora però di fronte a qualche incertezza per quanto riguarda il suo inquadramento spazio-temporale, come spesso accade quando la modellistica numerica si trova a simulare le retrogressioni. Se lo scenario fosse confermato con un interessamento diretto anche delle nostre regioni settentrionali – settore occidentale compreso – sarebbe questo un modo per avere un po’ di precipitazioni benedette anche laddove la pioggia è diventata una sorta di miraggio e la siccità prosegue indisturbata, aggravandosi giorno dopo giorno. Certo, non sarebbero le stesse precipitazioni portate dal passaggio di una perturbazione atlantica organizzata e preceduta da venti di scirocco ben impostati, ma di questi tempi va bene anche questo. Avremo modo di saperne di più nei prossimi aggiornamenti.

Tendenza per il periodo 19-21 aprile 2023


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Andrea Corigliano, fisico dell'atmosfera

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