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Indice MTS (Mean ThunderStorm Index) per la previsione della probabilità dei fenomeni avversi e della grandine. Mappe WRF-ARW per il Centro-Nord Italia.

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VERSO UN’ESTATE DALLE CONDIZIONI NEL COMPLESSO PIÙ STABILI

Scritto da Andrea Corigliano Mercoledì 24 Giugno 2020 00:00

VERSO UN’ESTATE DALLE CONDIZIONI NEL COMPLESSO PIÙ STABILI

Mappa 30 Giugno 2020Tra il 25 e il 26 Giugno le nostre regioni settentrionali saranno lambite da una goccia fredda vagante sull’Europa centrale che incrementerà temporaneamente le condizioni di instabilità specie al Nord-Est, dove risulterà più elevata la probabilità di avere rovesci e temporali, localmente intensi.

Guardando oltre, l’analisi probabilistica della circolazione alle quote superiori mette in risalto una modifica non trascurabile del comportamento del tempo alle nostre latitudini perché sul bacino del Mediterraneo inizierà a espandersi con maggior decisione la fascia anticiclonica subtropicale, con la componente subtropicale marittima e continentale rispettivamente di casa sul vicino Oceano Atlantico e sull’entroterra nord africano.

Prendendo ad esempio l’evoluzione del campo di altezza di geopotenziale a 500 hPa si può infatti notare come l’isoipsa di 5760 metri, evidenziata con la linea rossa tratteggiata, si porti a nord dell’arco alpino e separi il flusso perturbato atlantico dalle condizioni atmosferiche decisamente più stabili che prenderebbero piede invece a sud della suddetta linea e quindi anche sull’Italia.


Almeno fino alla fine del mese la disposizione scarsamente ondulata del flusso non deporrebbe per avvezioni di aria calda organizzate e durature provenienti dal deserto sahariano. Sappiamo però che, in simili situazioni caratterizzate da un fisiologico rigonfiamento stagionale della fascia anticiclonica, è sufficiente appena una lacuna barica collocata a ovest dell’Europa per mettere in moto masse d’aria di matrice subtropicale continentale verso la nostra penisola.

Allo stesso modo, basterebbe uno sbilanciamento a ovest dei massimi di altezza di geopotenziale per far scivolare sul Mediterraneo aria un po’ più fresca di origine atlantica. Seguiremo questa evoluzione passo dopo passo, nel corso delle prossime settimane, per vedere quali potrebbero essere le vicissitudini delle due componenti anticicloniche nel condizionare il tempo che verrà.(Colgo l'occasione per ringraziarvi per l'apprezzamento del primo video meteo. Per il momento ne pubblicherò uno a settimana: sto ancora aggiustando qualche particolare e realizzando nuove videate).

Ricordo a tutti i nostri lettori che, su facebook, potete trovarmi anche alla pagina di Meteorologia Andrea Corigliano a questo link. Grazie e buona lettura!

Andrea Corigliano, fisico dell'atmosfera

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