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Terza Decade Marzo 2025: Equinozio di Primavera soleggiato e fresco, poi largo alle perturbazioni atlantiche

Giovedì 20 Marzo 2025 00:00

Terza Decade Marzo 2025: Equinozio di Primavera soleggiato e fresco, poi largo alle perturbazioni atlantiche

Mappe dal modello GFS

La stagione invernale (secondo il Calendario astronomico) è arrivata al traguardo con grande fatica, come quella che l’hanno preceduta. Nessun episodio di neve in pianura al Nord: neve che non è mancata sulle Alpi e Appennini, ma questa è caduta spesso a quote medio-alte. Nonostante ciò una recente pubblicazione di Fondazione Cima ha affermato che “Il bilancio idrico nivale dell’Italia si mantiene in negativo, con un deficit nazionale dello Snow Water Equivalent (SWE) pari al -57% rispetto alle medie storiche.

Questo valore riflette una tendenza in corso da diversi anni, segnalando una progressiva riduzione della disponibilità di neve. La fusione precoce della neve è direttamente influenzata dall’aumento delle temperature, con conseguenze dirette sulla disponibilità idrica per i mesi successivi.” Ed inoltre “ Riguardando a come questa stagione si è sviluppata, l’inizio è stato incerto: un novembre insolitamente secco ha ritardato la formazione del manto nevoso, privando le montagne della solida base su cui normalmente si accumula la neve nei mesi successivi.

Dicembre ha tentato di correggere questo squilibrio con alcune precipitazioni, ma le ripetute ondate di calore hanno compromesso significativamente questo accumulo. Nei primi due mesi dell’anno, poi, il panorama è cambiato nuovamente.

Gennaio ha portato nevicate abbondanti su parte delle Alpi, alimentando la possibilità di un parziale recupero. Tuttavia, febbraio non ha sostenuto le speranze: temperature superiori alla media hanno accelerato il processo di fusione, soprattutto a media e bassa quota”. Sono mancati anche gli episodi di freddo: da segnalare qualche intrusione di aria fredda da est verso l’Adriatico, ma senza scomodare nessun record negativo.

Ritornando invece ai giorni nostri: la breve fase fredda che ha causato le gelate tardive causate, sarà seguita da da una rimonta anticiclonica molto debole. Il fronte perturbato che ha causato forte maltempo tra Spagna e Portogallo incomincerà ad interessare le Isole Maggiori e l’estremo Nord Ovest a partire dalla mattinata di Venerdì 21 Marzo. Sabato 22 Marzo rovesci intensi interesseranno la Liguria, Piemonte, Lombardia, ovest dell’Emilia, fino a raggiungere il Triveneto. La neve ritornerà a cadere sulle Alpi oltre 1500-1600 metri, su nord Appennino oltre 1800-1900 metri. Fenomeni che raggiungeranno anche il centro Italia, ma con accumuli modesti.

Le temperature riprenderanno a salire sopratutto al Sud, grazie anche alle miti correnti sciroccali. Tempo instabile che potrebbe spingersi sino all’inizio del nuovo mese soprattutto al Centro Nord, mentre il Sud sarà sotto l’ala protettiva dell’Anticiclone sub-tropicale ( quello non manca mai).



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Attenzione! Ricordiamo che quella descritta è solo una stima di tendenza generale, un'indicazione di massima. Occorre aggiornarsi quotidianamente, seguendo le previsioni giornaliere, le mappe ed il nostro Capitàno Paolo Sottocorona e tenendo sempre presente la nostra Guida pratica alle previsioni del tempo, le avvertenze e le modalità d'uso riportate in calce alla nostra sezione meteo-città.

A cura di Fabio Porro

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