La stagione primaverile, quando si afferma prepotentemente con temperature miti e magari di alcuni gradi anche sopra le medie stagionali, con belle giornate dopo quelle molto piovose ed uggiose dell'inverno, favorisce gite in montagna, sui laghi e perfino i primi tuffi in mare.
Ma per milioni di italiani che soffrono di allergie primaverili, la bella stagione "porta" molte complicanze, tra cui starnuti, naso che cola, congestioni e fenomeni asmatici. Dapprima è la sostenuta ventilazione che diffonde i pollini nell'aria, poi a stagione inoltrata è l'erba il problema maggiore (come le graminacee).La maggior parte dei casi, i maggiori sintomi si verificano durante i giorni secchi, ventilati, ma anche caldi, quando l'aria è intrisa di pollini e muffe.
Le malattie allergiche sono aumentate negli ultimi anni, soprattutto quelle agli occhi. Può sembrare un'esagerazione, ma un italiano su cinque soffre di un'allergia, più o meno grave. I sintomi variano dalla rinite all'asma, dalle congiuntiviti alle forme alimentari.
Si tratta di allergie stagionali perché insorgono prevalentemente in determinati periodi dell’anno, in particolar modo in primavera, con i primi pollini e continuano a creare problemi per tutta l’estate. Variano da regione a regione e da nord a sud, in base alle piante che fioriscono in quella determinata zona e dalla percentuale di umidità ed inquinamento contenuta nell’aria.
Ogni anno, nel periodo che va da marzo ad ottobre circa, circa 10 milioni di italiani soffre di un'allergia fastidiosa ai pollini. Come detto variano anche da zona a zona: nell’Italia settentrionale nei primi mesi dell’anno bisogna stare attenti alla fioritura di Betulla-Nocciolo-Carpino.
Da Marzo a Luglio invece sono i mesi di Ortica e Parietaria, salice e pioppo in marzo e aprile, la graminacee da maggio fino a settembre luglio. Nel caso in cui la primavera sbocci con un po' di ritardo, molte fioriture possono sovrapporsi. Ecco quindi che anche le allergie “sbocciano” tutte insieme! I pollini poi “viaggiano” con l’aria, ed è quindi difficile evitare il contatto.