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Ricette e meteo: Viaggio nella stagionalità culinaria
 

La classica Cassoeula

I piaceri della Tavola, quella delle tradizioni, quella dei nostri Nonni e delle nostra Mamme.

I piatti preparati con cura, con ingredienti il più "naturali" possibile, curati nei minimi particolari, sono quelli che fanno bene alla salute e che ci riportano a "ritroso" nel tempo.

La stagione invernale ci propone svariati e ottimi menù, per tutti i gusti e l'età, da gustare assieme ad un buon bicchiere di vino, in compagnia dei nostri amici.

Un piatto prettamente invernale, è la popolare "cassoeula", in "uso" nella zona di Varese e della Brianza Monzese, ma anche nelle mie zone del comasco.

Piatto invernale che ha origini nel XX Secolo, "legato" al culto di Sant'Antonio Abate, festeggiato il 17 gennaio, data che segnava la fine del periodo delle macellazioni dei maiali.


I tagli della carne di maiale erano quelli più economici, avevano anche il merito di dar un po' di sapore alle verze, altro "elemento" importante nella cucina popolare lombarda.

Si narra che fu un soldato spagnolo, cuoco di una nobildonna, a creare questo delizioso piatto, e successivamente ad insegnarlo alla sua fidanzata milanese.

Naturalmente alle verze vanno aggiunti le cotenne, i piedini e le costine, parti meno "nobili" del maiale.

Le verze, vuole la tradizione, che vengano usate dopo la prima gelata.

Il termine"cassoeula" deriva probabilmente dalla pentola in cui si prepara il piatto popolare (casseruola), o dal cucchiaio con cui si mescola.

Accompagnato da un buon vino locale, vi assicuro che la nostra "cassoeula" non vi deluderà!E innanzitutto vi auguriamo...

Buon Appetito!

 


A cura di Fabio Porro