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Orsi Polari, nuovo studio: potrebbero estinguersi prima del previsto

Orso polareUn nuovo studio condotto dal US Geological Survey e dall'Università della California a Santa Cruz, pubblicato sulla rivista Science, avrebbe scoperto che gli orsi polari hanno un metabolismo più elevato di quanto si pensasse e stanno dunque avendo molte difficoltà a trovare cibo a sufficienza per soddisfare i loro bisogni energetici. I ricercatori hanno infatti seguito nove orsi polari per un periodo di tre anni.Di cinque dei nove orsi hanno studiato la massa corporea persa, scoprendo che non erano in grado di catturare abbastanza prede per soddisfare le loro richieste di energia.La ritirata delle calotte glaciali costringerebbe questi animali a percorrere distanze maggiori per trovare il cibo di cui hanno bisogno. Questo significa non solo che potrebbero non essere in grado di trovare abbastanza cibo per sostenersi, ma anche che devono spendere più energie per cercarlo.I ricercatori avrebbero trovato che un orso polare adulto richiede almeno una foca adulta (o tre giovani) ogni 10 giorni per potersi sostenere, secondo un comunicato stampa della USGS."Abbiamo documentato il declino dei tassi di sopravvivenza dell'orso polare, delle condizioni del corpo e della popolazione nell'ultimo decennio", ha detto l'autore principale dello studio Anthony Pagano, un dottorato di ricerca candidato a UC Santa Cruz e biologo della fauna selvatica con USGS. "Questo studio identifica i meccanismi che stanno guidando tali declini osservando i reali bisogni energetici degli orsi polari e quanto spesso sono in grado di catturare le prede".Pagano precisa che queste osservazioni sono state condotte durante "il periodo che va da aprile a luglio, quando gli orsi polari catturano la maggior parte delle loro prede e acquisiscono la maggior parte del grasso corporeo necessario per sostenerli durante tutto l'anno".


Secondo lo studio il ritiro dei ghiacci starebbe dunque costringendo gli orsi a percorrere distanze maggiori per trovare il cibo di cui hanno bisogno, il che a sua volta li spinge a consumare più energia rispetto al passato."Abbiamo scoperto che gli orsi polari in realtà hanno esigenze energetiche molto più elevate del previsto, hanno bisogno di catturare molte foche", ha detto Pagano.I ricercatori dell'USGS hanno studiato orsi polari nella zona del Mare di Beaufort sin dagli anni '80 e hanno scoperto che la popolazione di orsi polari è diminuita del 40% negli ultimi dieci anni. Ma un luogo così remoto ha reso difficile per gli scienziati studiare il movimento e le attività degli orsi fino ad ora. "Ora però abbiamo la tecnologia per studiare come si stanno muovendo sul ghiaccio, i loro modelli di attività e le loro esigenze energetiche, in modo da poter capire meglio le implicazioni dei questi ambientali e del ghiaccio marino", ha concluso Pagano.

Quanto alle cause dei cambiamenti ambientali subiti dagli orsi polari (e non solo) non intendiamo qui soffermarci. Sul sito potete trovari vari articoli sull'argomento, anche discordanti (perché noi siamo aperti a più opinioni in merito). Cambiamenti climatici o meno, che peraltro ci sono sempre stati. Non ci fa certo piacere l'eventuale estinzione di una specie, soprattutto quando potrebbe esserci lo zampino dell'uomo, il quale consapevolmente potrebbe evitarla, se solo lo volesse, così come tanti, troppi, scempi ambientali. Tuttavia ricordiamo che più del 90% di tutti gli organismi mai vissuti sulla Terra si sono estinti ben prima della comparsa della specie umana e che nonostante la loro portata catastrofica, le grandi estinzioni hanno sgombrato la strada alla comparsa di nuove forme di vita. Alcune delle quali sono proprio quelle che vogliamo salvaguardare oggi. Così, giusto per riportare un po' d'equilibrio a certi dibattiti troppo spesso strumentalizzati e ideologizzati.

A cura di Dario De Santis
Fonte: Weather.com