La crisi economica ha avuto almeno il merito di abbattere i livelli di CO2, ma i recenti dati dell'OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) mettono in risalto come il problema dell'inquinamento atmosferico sia globale ed interessi gran parte delle città metropolitane.
L'Organizzazione Mondiale della Sanità ha "incoronato" l’indiana Ludhiana, seguita dalla cinese Lanzhou e dalla messicana Mexicali. Torino ottava.
La nostra Penisola è purtroppo presente con la città della Mole (dati Economist 2009), ma che poi successivamente ha migliorato nel 2012, con sforamenti oltre i 118 rispetto alla soglia d'allerta.
Secondo le direttive europee, questi livelli sono fissati in 50 microgrammi/metro cubo nelle 24 ore per le Pm10, mentre per le più pericolose Pm2,5 non c’è un limite massimo, ma l’obiettivo di raggiungere entro il 2015 un valore medio annuo fissato a 25 μg/mc.