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Scritto da Andrea Corigliano Mercoledì 28 Febbraio 2024 17:00

PIOGGE ANCHE FORTI IN SPOSTAMENTO VERSO IL VERSANTE ADRIATICO, IN ATTESA DI UNA NUOVA INTENSA PERTURBAZIONE IN ARRIVO NEL FINE SETTIMANA

Carta del tempo prevista per il 29 febbraio 2024Seguendo l’evoluzione del minimo depressionario che è andando formandosi tra le due Isole Maggiori, la nostra attenzione è adesso rivolta al graduale spostamento verso levante della perturbazione che con il suo fronte ormai occluso attraverserà le nostre regioni centro-meridionali nel corso delle prossime ventiquattro ore (fig. 1).

Anche in questo caso ci troviamo dinnanzi a un’evoluzione piuttosto lenta dell’intero sistema perturbato per via dell’azione ancora bloccante delle due figure anticicloniche che lo cingono ai fianchi e ne impediscono una traslazione più veloce. La persistenza dei fenomeni atmosferici è la diretta conseguenza di questo tipo di dinamiche che, proprio per la loro lentezza nel fare dei passi avanti, finiscono per esporre il territorio a molte ore di precipitazione anche ininterrotta e determinano così cumulate piovose in pianura e nevose in montagna particolarmente abbondanti come è successo per esempio su alcune aree del Nord Italia, Piemonte e Veneto in primis.

Tra questa sera e la prossima notte le aree della penisola che molto probabilmente saranno interessate dai fenomeni più intensi saranno quelle del medio-basso versante tirrenico perché qui si porterà l’attiva banda nuvolosa vincolata alla depressione (fig. 2, a sinistra). Tra la mattinata e il pomeriggio di domani, giovedì 29 febbraio, la perturbazione porterà piogge e temporali localmente intensi tra la Calabria ionica, la Basilicata, la Puglia e le regioni del medio versante adriatico, fino a raggiungere con la propria parte più avanzata anche la Romagna (fig. 2, a destra). A seguire resteranno ancora condizioni di instabilità che potranno determinare ancora qualche rovescio sulle due Isole Maggiori. Sul Nord Italia avremo una pausa dei fenomeni ad eccezione delle Alpi sud-occidentali che continueranno a ricevere l’effetto di sbarramento (stau) del flusso entrante da est-nordest.



La tregua durerà poco perché già dalla notte su venerdì 1 marzo la risalita del sistema nuvoloso dalle regioni centro-meridionali riporterà precipitazioni in estensione dal Nord-Est al Nord-Ovest e al versante tirrenico, con nevicate sulle Alpi a quote per lo più comprese tra i 1200 e i 1600 metri. Nel fine settimana, invece, si farà strada dall’Oceano Atlantico una nuova saccatura che, allungandosi verso il Mediterraneo occidentale, resetterà la disposizione dei flussi e orienterà di nuovo le correnti dai quadranti meridionali a partire dalle regioni di ponente (fig. 3). Venti di ostro e di scirocco al suolo e da sud-ovest in quota annunceranno così l’ingresso di una nuova perturbazione che potrebbe essere nuovamente intensa e quindi apportare precipitazioni anche abbondanti: vedremo nei prossimi interventi una previsione di massima delle aree che potrebbero essere coinvolte.

Stima precipitazioni per il 29 febbraio 2024

Mappa attesa per il 2 marzo 2024



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Andrea Corigliano, fisico dell'atmosfera