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Scritto da Andrea Corigliano Sabato 30 Dicembre 2023 10:00

POSSIBILE CAMBIO DI CIRCOLAZIONE DOPO IL 6 GENNAIO

Tendenza ensemble per la fine della prima decade di gennaio 2024Con l’avvio del nuovo anno, l’ingresso più deciso delle correnti atlantiche alle nostre latitudini e la loro successiva tendenza a oscillare lungo i meridiani potrebbero creare i presupposti per avere un cambiamento della configurazione sinottica sul settore euro-atlantico, grosso modo tra il 6 e il 10 gennaio. Si tratta, per il momento, di una prima bozza tracciata dal sistema probabilistico di ensemble che tiene conto di una cinquantina di previsioni elaborate dal sistema stesso per avere un’idea del tipo di scenari che sono possibili a lungo termine.

Da una sommaria analisi di questa previsione media (fig. 1) emerge infatti un primo timido segnale anticiclonico in Oceano Atlantico, derivante da una congrua sovrapposizione di singole previsioni che contemplerebbero una spinta lungo i meridiani, più o meno convinta e più o meno strutturata, dell’Anticiclone delle Azzorre. Ai fianchi di questa cresta anticiclonica appena abbozzata risiederebbero due circolazioni antagoniste e quindi depressionarie: agendo in sinergia con il segnale anticiclonico, la circolazione depressionaria in possibile sviluppo sull’area mediterranea potrebbe così richiamare verso le nostre latitudini dell’aria fredda.

Le considerazioni appena esposte sono solo delle linee guida che tracciano per sommi capi quale potrebbe essere la dinamica atmosferica dalla fine delle feste natalizie. Non siamo per il momento in grado di fornire ulteriori informazioni perché la costruzione dell’impianto barico è ancora in alto mare. Siamo per il momento interessati solo a capire come questa prima bozza di configurazione barica verrà modificata nei prossimi aggiornamenti, se questo segnale sarà confermato e se aggiornamento dopo aggiornamento diventerà gradualmente più robusto: solo se ciò dovesse accadere, potremmo iniziare a prendere in considerazione questa evoluzione perché vorrà dire che tutta la cinquantina di previsioni che vengono elaborate cominceranno a stabilizzarsi attorno a quella che potremmo poi ritenere la configurazione più probabile.



Giusto per dare un’idea dell’evoluzione ancora molto incerta che ad oggi caratterizza questo scenario, vi propongo appena una dozzina delle cinquanta previsioni calcolate nell’ultimo aggiornamento (fig. 2). In esse si riconosce il segnale medio – cioè la presenza di un’area anticiclonica che si spinge o che si posiziona alle alte latitudini – e una circolazione ciclonica a est di tale figura. Per il momento noi siamo interessati a vedere se nei prossimi aggiornamenti quell’area anticiclonica viene confermata nelle tante posizioni ancora possibili, senza la pretesa che queste posizioni siano già sovrapponibili.

Ad oggi, l’impossibilità di fornire indicazioni più precise su cosa potrebbe accadere in Italia dipende proprio da questa caratteristica «caotica» del tempo e cioè da fatto che ogni singola evoluzione che possiamo osservare nel collage di mappe – peraltro destinate ancora cambiare nei prossimi aggiornamenti perché il rumore dell’incertezza si farà ancora sentire – determinerebbe condizioni meteorologiche diverse sulla nostra penisola, seppur tutti gli scenari siano riconducibili alla presenza più o meno convinta di un segnale anticiclonico alle alte latitudini.

Dodici scenari di ensemble per la fine della prima decade gennaio 2024


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Andrea Corigliano, fisico dell'atmosfera