Con l’avvio del nuovo anno, l’ingresso più deciso delle correnti atlantiche alle nostre latitudini e la loro successiva tendenza a oscillare lungo i meridiani potrebbero creare i presupposti per avere un cambiamento della configurazione sinottica sul settore euro-atlantico, grosso modo tra il 6 e il 10 gennaio. Si tratta, per il momento, di una prima bozza tracciata dal sistema probabilistico di ensemble che tiene conto di una cinquantina di previsioni elaborate dal sistema stesso per avere un’idea del tipo di scenari che sono possibili a lungo termine.
Da una sommaria analisi di questa previsione media (fig. 1) emerge infatti un primo timido segnale anticiclonico in Oceano Atlantico, derivante da una congrua sovrapposizione di singole previsioni che contemplerebbero una spinta lungo i meridiani, più o meno convinta e più o meno strutturata, dell’Anticiclone delle Azzorre. Ai fianchi di questa cresta anticiclonica appena abbozzata risiederebbero due circolazioni antagoniste e quindi depressionarie: agendo in sinergia con il segnale anticiclonico, la circolazione depressionaria in possibile sviluppo sull’area mediterranea potrebbe così richiamare verso le nostre latitudini dell’aria fredda.
Le considerazioni appena esposte sono solo delle linee guida che tracciano per sommi capi quale potrebbe essere la dinamica atmosferica dalla fine delle feste natalizie. Non siamo per il momento in grado di fornire ulteriori informazioni perché la costruzione dell’impianto barico è ancora in alto mare. Siamo per il momento interessati solo a capire come questa prima bozza di configurazione barica verrà modificata nei prossimi aggiornamenti, se questo segnale sarà confermato e se aggiornamento dopo aggiornamento diventerà gradualmente più robusto: solo se ciò dovesse accadere, potremmo iniziare a prendere in considerazione questa evoluzione perché vorrà dire che tutta la cinquantina di previsioni che vengono elaborate cominceranno a stabilizzarsi attorno a quella che potremmo poi ritenere la configurazione più probabile.