Si scruta l’orizzonte modellistico per cercare di vedere se nei tortuosi e intricati meandri percorsi caoticamente dalla dinamica atmosferica è possibile scorgere qualche segnale autunnale degno di questo nome. Settembre volge ormai al termine, ottobre è sulla rampa di lancio e non è quindi utopia pensare che per la nuova stagione sarebbe arrivato il momento di dare i primi segni di vita, proprio come fa un bambino appena nato che emette i primi vagiti. Oltre quell’orizzonte sembra però che non ci siano ancora segnali di cambiamento vero, ma una sorta di ritorno a quel passato che continua inesorabilmente a vestire in quota i panni del promontorio nord africano.
E così, mentre le regioni meridionali risentiranno ancora per qualche giorno degli effetti della goccia fredda in allontanamento verso l’Egeo, da ovest piano piano le superfici isobariche lungo tutta la colonna troposferica torneranno a gonfiarsi di aria calda e getteranno le fondamenta per la costruzione di una nuova struttura anticiclonica a foggia di campana (fig. 1, a sinistra), ormai nota per le sue potenzialità nel far evolvere la configurazione barica verso una situazione di blocco. Ci troviamo quindi a raccontare di nuovo il solito tempo, fatto di prevalente stabilità atmosferica e di temperature che lasciano rapidamente per strada le diminuzioni anche repentine della durata di qualche giorno per ritornare a cavalcare i valori superiori alle medie stagionali, anche in misura significativa.
Sarà di nuovo così, con nuovi scarti positivi dalla climatologia sull’ordine della decina di gradi che gradualmente torneranno a percorrere la via iberica e francese (fig. 1, a destra) per portarsi tra la fine di questo mese e l’inizio del prossimo probabilmente fino alle nostre regioni settentrionali, dove ancora una volta l’anomalia termica potrebbe risultare più intensa rispetto al resto d’Italia. Il secondo mese dell’autunno meteorologico potrebbe quindi ricevere il timone da un settembre che molto probabilmente passerà alla nostra storia climatologica come tra i più caldi della serie e che quindi contribuirà a aggiungere un nuovo mese alla lista di quelli significativamente anomali.