Siamo ormai prossimi a un importante cambiamento dello stato del tempo che porrà fine alla terza, intensa e tardiva ondata di calore che ha interessato in modo particolare le regioni settentrionali e quelle centrali del versante tirrenico, alle prese con temperature molto elevate che hanno stabilito anche nuovi primati del caldo per la terza decade di agosto e in qualche caso anche mensili e assoluti. Un’incisiva saccatura nord atlantica è infatti in procinto di penetrare sul Mediterraneo occidentale come se fosse una lama in una tavoletta di burro e creerà così le condizioni per l’innesco di una fase di maltempo ben strutturata, in sviluppo tra questa sera e la giornata di lunedì 28 agosto (fig. 1, a sinistra).
La dinamica atmosferica che si genererà sarà particolarmente accesa perché saranno davvero notevoli i contrasti termici che si verranno a creare: la saccatura avrà davanti non solo una massa d’aria molto calda lasciata in eredità dall’onda di calore, ma anche una superficie marina che, proprio laddove il cavo d’onda avrà modo lavorare per convertire l’energia potenziale accumulata in fenomeni, si troverà grosso modo sui 27-28 °C e sarà quindi in grado di fornire anche il proprio contributo in termini di calore latente con il rilascio di umidità. L’incisività del peggioramento, dovuta proprio ai contrasti di natura termodinamica, è ben individuabile nella differenza di temperatura che si determinerà sul Mediterraneo occidentale (fig. 1, a destra): il fatto che lungo il fianco ascendente della saccatura si fronteggino masse d’aria così diverse che saranno costrette a convivere su un piano orizzontale di limitata estensione spaziale – da un lato quella fredda con valori di 10-12 °C a 850 hPa e dall’altro quella calda con valori di 22-24 °C alla stessa quota isobarica – significa in pratica servire alla dinamica atmosferica su un piatto d’argento le possibilità di far vita a una ciclogenesi al suolo con la complicità di un’impostazione divergente del flusso alle quote superiori che incentiverà il risucchio dell'aria calda e umida dal basso. Da domani, quindi, assisteremo a una significativa diminuzione del campo di pressione tra le Baleari e la Sardegna ed entro il pomeriggio di lunedì 28 agosto assisteremo alla formazione di una depressione significativamente profonda per il periodo che andrà a incastonarsi sul Golfo di Genova, con un valore barico nel suo centro che potrebbe oscillare intorno ai 995 hPa (fig. 2, a sinistra).
Questa evoluzione aprirà così la porta occidentale per permettere all’aria fresca nord atlantica di entrare con veemenza anche alle nostre latitudini mediante forti venti di maestrale che proprio nella giornata di lunedì si saranno estesi a quasi tutta l’Italia (fig. 2, a destra): solo il Salento, fino a questa fase, resterà esposto al flusso sciroccale ancora moderatamente caldo e umido. La formazione di una significativa depressione sarà solo un aspetto degli intensi contrasti termici che si verranno a generare. Sarà altrettanto significativo, sotto questo aspetto, anche la formazione di fenomeni di forte intensità che dal pomeriggio-sera di oggi inizieranno a svilupparsi sull’arco alpino centro-occidentale per poi raggiungere le pianure del Piemonte e della Lombardia dove sarà elevata la probabilità di incorrere in nubifragi, grandinate e colpi di vento.