C’è sempre una situazione meteorologica ingessata dietro a un’onda di calore intensa e duratura. Anche la terza ondata di caldo di questa estate 2023 non smentisce la configurazione sinottica di blocco che ne è principalmente l’artefice e che, ancora una volta, vede il disegno barico assumere la forma della lettera greca «omega» con il promontorio subtropicale stretto ai lati da due circolazioni depressionarie (fig. 1, a sinistra).
In questo modo la bolla di calore agisce indisturbata sempre sulle stesse aree che subiscono non solo il continuo apporto di aria calda dalle latitudini subtropicali, ma anche l’effetto della compressione verso il basso della massa d’aria stessa che va così incontro a un ulteriore processo di riscaldamento. Gli effetti si ripercuotono inevitabilmente sulle temperature che si registrano anche a circa due metri dal suolo e che si portano così su valori ben al di sopra delle medie climatologiche del periodo, fino a 10-14 °C per esempio sulla penisola iberica settentrionale e sulla Francia meridionale (fig. 1, a destra), dove negli ultimi giorni sono stati battuti numerosi record di caldo non solo in pianura, ma anche in quota.
Una situazione analoga sta interessando anche il settore alpino, il Nord Italia e il versante tirrenico centro-settentrionale, dove a dare un ulteriore aiuto al raggiungimento di temperature molto elevate ha contribuito l’effetto favonico a cui sono sopposte le correnti nord-orientali che, discendendo dall'Appennino, chiudono la circolazione anticiclonica lungo il suo fianco orientale. Sull’Europa sud-occidentale la situazione resterà sostanzialmente invariata anche domani (giovedì 24), con il caldo intenso ancora a farla da padrone assoluto: si prevedono infatti temperature massime localmente superiori ai 40 °C sulla Spagna e sulla Francia centro-meridionale e valori diffusamente superiori ai 34-35 °C sul Nord Italia e regioni tirreniche centro-settentrionali, dove i picchi potrebbero oscillare tra 38 e 40 °C.
Venerdì 25 inizierà invece il cambio di circolazione a partire da ovest, con l’aria più fresca di origine atlantica che avrà raggiunto la Francia dove si attende un calo termico anche dell’ordine di 10-15 °C: sarà questo il primo passo che compirà la saccatura, responsabile di questo cambiamento, nel momento in cui inizierà a compiere i primi passi verso il nostro continente e il settore occidentale del Mediterraneo dove il suo ingresso è previsto nel corso di domenica 27.