Non c’è molto da dire in questi giorni sull’evoluzione del tempo perché, tra alti e bassi, saranno ancora le condizioni di instabilità a guidare lo stato del tempo sulla nostra penisola. Ci troviamo così di fronte a una linea di tendenza che viene confermata giorno dopo giorno e che, spingendosi fino alla fine della corsa del modello canonicamente visualizzata fino a due settimane, non mostra sostanziali variazioni nel proporre il segnale dominante su cui sarà probabilmente improntata la dinamica atmosferica alle nostre latitudini.
Dal momento che questa linea di tendenza è il frutto di tante simulazioni – dette in gergo tecnico «previsioni di ensemble» – visualizzando proprio queste simulazioni possiamo renderci conto della fase di stallo in cui ci troviamo e ci troveremo ancora per diversi giorni. Prendendo per esempio lo stato del tempo previsto sulla verticale di Roma ed estendendo queste caratteristiche a tutta la penisola seppur con qualche distinguo, possiamo osservare come le previsioni della temperatura a circa 1500 metri di quota (850 hPa) siano sostanzialmente stabili e comprese dentro una forbice di valori, evidenziata dalle due linee verdi, piuttosto stretta per tutto il periodo considerato che si spinge fino a oltre la metà del mese.
Il campo termico oscilla grosso modo intorno alle medie climatologiche del periodo: in pratica, questo andamento comporta che nei prossimi giorni anche al suolo le temperature massime non di discosteranno di molto dai valori che dovremmo registrare in questo periodo dell’anno. Un caldo tutto sommato tipico di inizio estate meteorologica che si accompagnerà agli effetti di uno stato instabile dell’atmosfera, ben evidenziato dalla ripetitività con cui nella parte bassa del grafico si susseguono i picchi più o meno accentuati di precipitazione, frutto principalmente dell’attività termo-convettiva che si accende nelle ore centrali della giornata.