Due giorni di pausa, quelli di oggi e di domani, prima di vedere di nuovo all’opera alle nostre latitudini una nuova perturbazione che questa volta si svilupperà quasi interamente sul nostro Mar Mediterraneo. Proprio sul finire di questa settimana, infatti, una nuova ondulazione della corda atlantica esporrà la nostra penisola all’ingresso di una saccatura molto stretta e rapidamente incalzata, a ovest, da una rimonta anticiclonica che lascerà a secco le nostre regioni settentrionali.
La dinamica, legata questa volta allo sprofondamento sull’entroterra algerino e tunisino della corrente a getto polare, provocherà come risposta la formazione al suolo di una depressione che tra venerdì 25 e sabato 26 novembre dovrebbe posizionarsi sulla Sicilia e da qui condizionare lo stato del tempo delle nostre regioni centro-meridionali, dove si prevede una graduale accentuazione delle condizioni di maltempo man mano che si avvierà la formazione del vortice e inizierà la propria evoluzione.
Se in un primo tempo i fenomeni, per lo più tra deboli e moderati e in rapido trasferimento, dovrebbero interessare l’area tirrenica centro-settentrionale e la Sardegna già nel corso di venerdì, durante il fine settimana le aree maggiormente esposte alle piogge più intense e abbondanti dovrebbero essere soprattutto quelle meridionali e la Sicilia perché su queste aree l’approfondimento del minimo sarà in grado di attivare importanti convergenze tra masse d’aria molto diverse tra loro: una più fredda richiamata dalla regione balcanica dove giungerà l’alito dell’Anticiclone Russo e una più mite in risalita dal Golfo della Sirte. Sarà quindi il Sud ad essere esposto in modo più diretto ai contrasti termici tra i due flussi, pur non dimenticando tuttavia che anche il versante adriatico centrale, dall’Emilia Romagna verso sud, riceverà probabilmente precipitazioni da sbarramento per venti da est.