Nell’ultima analisi ci eravamo lasciati con le incertezze sui confini che avrebbe potuto avere il campo di alta pressione in attuale fase di rimonta sul settore centro-occidentale europeo e abbiamo affermato che una posizione più settentrionale rispetto all’Italia del centro motore anticiclonico avrebbe potuto esporre la nostra penisola a correnti più fresche verso l’inizio della seconda decade di novembre.
Gli ultimi aggiornamenti confermano questa ipotesi, a cui la modellistica aveva dato già abbastanza credito proprio qualche giorno fa nei suoi prodotti di ensemble. Vanno così delineandosi proprio quei confini da cui dipenderà l’evoluzione del tempo delle nostre latitudini tra la fine di questa settimana e l’inizio della prossima, quando proprio lungo il bordo orientale della figura di alta pressione scorrerà una circolazione chiusa di bassa pressione, ricolma di aria molto fresca in quota, che con moto retrogrado (da est verso ovest) approccerà le regioni meridionali nella giornata di sabato, per poi spostarsi sull’area tirrenica domenica ed estendere la propria influenza anche al Nord Italia nella giornata di lunedì 14: questa dinamica renderà lo stato del tempo tra il variabile e l’instabile (fig. 1).
Ho parlato di aria molto fresca e non fredda perché, a circa 1500 metri di quota, i valori di temperatura non toccheranno probabilmente ancora la soglia degli 0 °C, ma saranno per lo più compresi tra +2 e +5 °C. Si apprezzerà invece il calo termico, dal momento che il movimento retrogrado della ristretta circolazione in quota comporterà per il Centro-Sud il passaggio da una condizione di anomalia positiva di 4-6 °C ad una negativa di 2-4 °C, mentre per il Nord da 6-10 °C sopra la media si passerà ad una situazione tutto sommato normale per il periodo.
Nel complesso, si tratterà di un segnale di raffreddamento relativamente incisivo se valutato localmente, ma che perde importanza se valutato nel contesto atmosferico in cui si inserisce. E cioè nel contesto di un campo anticiclonico alimentato da aria subtropicale continentale che a grande scala porterà l’Europa centro-settentrionale a sperimentare, per l’ennesima volta, una condizione termica decisamente fuori dal comune perché il flusso meridionale realizzerà su buona parte del nostro continente le ennesime condizioni di mitezza fuori stagione: tra l’11 e il 15 novembre, si prevedono infatti temperature a 1500 metri diffusamente oltre le medie del periodo anche di 8-12 °C (fig. 2).