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Scritto da Andrea Corigliano Giovedì 22 Settembre 2022 18:00

RISCALDARSI NELLA STAGIONE FREDDA SFRUTTANDO IL NOSTRO EFFETTO SERRA

Lo spettro elettromagneticoLa fisica ci insegna che tutti i corpi caldi emettono energia nelle bande dell’infrarosso (IR), cioè nello spettro delle onde elettromagnetiche che stanno “sotto il rosso” e quindi dopo la banda della luce solare visibile che, alla propria destra, termina proprio nel colore rosso (si veda la figura). Questo tipo di radiazione è associata al concetto di calore che viene emesso da qualsiasi corpo che abbia una temperatura superiore allo “zero assoluto”, cioè a zero gradi Kelvin (0 K) che corrispondono a -273,15 °C.

Sì, avete capito bene: anche un corpo estratto dal freezer a -25 °C, per la fisica è un… corpo caldo! In generale, più è caldo il corpo, più è alta la sua temperatura, maggiore è la sua energia termica e quindi maggiore è la radiazione infrarossa che viene emessa da esso. Per far sì che questo calore non venga disperso, dobbiamo in qualche modo trattenerlo. Il nostro pianeta trattiene la radiazione infrarossa grazie ai gas serra che, creando una sorta di coperta, impediscono alla maggior parte di questa radiazione di abbandonare la nostra atmosfera.

È quindi intuibile che se aumenta la concentrazione dei gas serra, aumentano le coperte che rivestono la Terra e aumenta di pari passo la quantità di calore che viene trattenuta: l’aumento della temperatura media del pianeta è quindi inevitabile, come peraltro stiamo sperimentando ormai da decenni.



Anche noi, come la Terra, siamo un corpo caldo, dal momento che la nostra temperatura corporea è intorno ai 36-37 °C. Come la Terra, anche noi emettiamo quindi radiazione infrarossa che possiamo trattenere semplicemente vestendoci o coprendoci! Quando noi in inverno indossiamo un maglione, oppure quando sul letto stendiamo una coperta di lana, creiamo le condizioni ideali per avere una sorta di «effetto serra» che si mantiene semplicemente con il calore che viene emesso dal nostro corpo e che solo in minima parte riesce a fuggire oltre il maglione e oltre la coperta. Il sottile strato di aria calda trattenuto tra il nostro corpo e il maglione o la coperta è quindi proprio quello che ci fa passare la sensazione di freddo. Se poi un maglione non è sufficiente per raggiungere il nostro comfort ideale, indossandone un secondo tratteniamo ancora più calore e quindi tendiamo a isolarci del tutto dalle condizioni ambientali in cui ci troviamo.

Ricordo a tutti i nostri lettori che, su facebook, potete trovarmi anche alla pagina di Meteorologia Andrea Corigliano a questo link. Grazie e buona lettura!

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Andrea Corigliano, fisico dell'atmosfera