Il promontorio nord africano è ormai in procinto di ritirarsi sull’entroterra sahariano e di porre così fine alla lunga ondata di caldo che tra alti e bassi ci sta tenendo compagnia dalla terza decade di giugno. Come abbiamo detto nelle precedenti analisi, questo cambiamento di circolazione sta per essere messo in atto dall’Anticiclone delle Azzorre che, portando i suoi massimi di pressione al suolo e in quota a ovest delle Isole Britanniche, orienterà le correnti sul Mediterraneo centrale e sull’Italia dai quadranti settentrionali.
La situazione prevista a circa 1500 metri per venerdì 8 luglio (fig. 1, a sinistra), mostra proprio il flusso da nord in ingresso sulla nostra penisola in seno a una circolazione ciclonica che, scivolando lungo il versante adriatico già dal pomeriggio di domani (giovedì 7), farà transitare condizioni di marcata instabilità atmosferica e determinerà l’ingresso della nuova massa d’aria. L’apice del calo termico in quota si verificherà nella serata di venerdì, quando sulla verticale delle regioni centrali adriatiche e sull’Appennino meridionale dovrebbe serpeggiare l’isoterma di +11 °C (fig. 1, a destra) e portare così su questi settori valori di temperatura che, sempre a questa quota, si porteranno tra i 4 e i 6 °C al di sotto delle medie climatologiche del periodo.
Il contrasto tra l’aria molto calda e umida preesistente e quella più fresca in arrivo sarà, anche questa volta, il motore che farà innescare fenomeni di forte intensità. La fase più critica sotto questo punto di vista si colloca nella finestra temporale di 24-36 ore a partire dal pomeriggio di domani, quando il passaggio dell’impulso di aria fresca sarà in prevalenza associato alla formazione di temporali anche violenti e quindi capaci di produrre nubifragi, grandinate e violente raffiche di vento (downburst).
Se nella seconda parte di domani la fenomenologia si concentrerà soprattutto tra il Nord-Est e il versante adriatico centrale con il parziale coinvolgimento anche del settore interno tirrenico di Toscana e Lazio (fig. 2, a sinistra), entro il pomeriggio di venerdì il trasferimento del sistema instabile verso sud-est concentrerà i fenomeni più organizzati sulle regioni centrali adriatiche e al Sud peninsulare (fig. 3, a sinistra), dove gradualmente tenderanno ad attenuarsi entro la successiva notte per poi lasciare spazio ad ampie schiarite nella giornata di sabato 9.
Ricordo a tutti i nostri lettori che, su facebook, potete trovarmi anche alla pagina di Meteorologia Andrea Corigliano a questo link. Grazie e buona lettura!
Andrea Corigliano, fisico dell'atmosfera