A forza di descrivere quasi sempre lo stesso schema di circolazione da oltre un mese, abbiamo ormai un po’ tutti familiarizzato con la dinamica atmosferica che è responsabile delle ondate di calore in Italia. Quando, infatti, le temperature al suolo si portano diffusamente oltre i 33-34 °C e raggiungono con facilità picchi uguali o superiori ai 37 °C vuol dire che siamo interessati da una massa d’aria che nasce dal deserto sahariano e che viene trasportata verso le nostre regioni dall’espansione del promontorio nord africano.
Nei prossimi giorni sarà ancora lui il protagonista del nostro tempo perché, superata la breve fase di incertezza avuta nelle ultime 36-48 ore sulle nostre regioni centro-settentrionali, tornerà sui suoi passi grazie all’ennesima pulsazione subtropicale che rinnoverà, ancora una volta, il trasporto di aria molto calda dall’entroterra algerino e marocchino. Stando agli ultimi aggiornamenti questa nuova fase di caldo, ancora una volta a tratti anche molto intenso, dovrebbe raggiungere l’apice della propria intensità ed espansione tra domenica 3 e mercoledì 6 luglio, quando il raggio d’azione del campo anticiclonico tornerà a inglobare anche parte delle regioni settentrionali lasciando al confine solo il settore alpino e prealpino che sarà di nuovo lambito da infiltrazioni di aria fresca e moderatamente instabile di origine atlantica (fig. 1, a sinistra): sarà quindi probabile vedere ancora rinnovarsi le condizioni favorevoli allo sviluppo di rovesci e temporali che potrebbero anche sconfinare, localmente, fino ai settori dell’alta Pianura Padana.
Tenendo conto che a 1500 metri il campo termico si porterà al sopra la media del periodo mediamente di 4-7 °C (fig. 1, a destra), si ritiene che le temperature massime registreranno ancora una volta valori elevati e per lo più compresi tra i 35 e i 40 °C, specie nelle aree interne e lontane dal mare: si tratta al momento delle prime indicazioni che potranno essere meglio definite a scala macro-regionale nel corso dei prossimi giorni.
Ricordo a tutti i nostri lettori che, su facebook, potete trovarmi anche alla pagina di Meteorologia Andrea Corigliano a questo link. Grazie e buona lettura!
Andrea Corigliano, fisico dell'atmosfera